Economia

Gara a tre per Arexpo Ma l’attesa è per la concessione dei terreni

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a ottobre il vincitore

Gara a tre per Arexpo Ma l’attesa è per la concessione dei terreni

L’invito per i partecipanti alla gara bandita da Arexpo, per la realizzazione del masterplan e del progetto di gestione del dopo Expo, è previsto per metà aprile. In quell’occasione chi ha presentato un’offerta potrà indicare con maggiori dettagli il progetto e l’investimento finanziario.

La valutazione del vincitore dovrebbe giocarsi tutta intorno al valore che i concorrenti riconosceranno al canone di concessione per quella porzione di terreno dell’ex sito di Expo, dai 250 ai 440mila metri quadrati, su cui aziende e privati vorranno insediarsi. Se infatti si prevede che il vincitore dovrà favorire investimenti privati per 2 miliardi, intanto dovrà anche presentare alla società proprietaria dei terreni la sua offerta per gestire le aree per i prossimi 99 anni, pagando un canone annuale. Si parla di diversi milioni all’anno. Il modello finanziario di riferimento, elaborato dalla Bocconi (e che verrà inviato agli offerenti), sarà il punto di partenza. Il canone dunque potrebbe essere il vero fattore determinante.

Al momento gli offerenti reali sono tre  (il quarto è stato escluso per mancanza di criteri): la Coima di Manfredi Catella, l’australiana LendLease e la Stam.
Quello che si legge nel bando è la realizzazione di Parco della Scienza, del Sapere e dell'Innovazione, che comprenderà le sedi dello Human Technopole e il Campus delle facoltà scientifiche dell'Università degli Studi di Milano, considerati «importanti elementi di attrazione per le numerose imprese nazionali e internazionali di primario standing che hanno già manifestato il loro interesse ad insediarsi in questa area». Lo Human Technopole userà come centro direzionale il già esistente Palazzo Italia, poi intorno nasceranno altri

centri di ricerca adiacenti. Per quanto riguarda il trasferimento delle facoltà scientifiche dell’Università Statale di Milano, il progetto prevede un investimento di circa 380 milioni, di cui una parte reperita attraverso fondi propri universitari, un’altra parte presumibilmente attraverso l’aiuto di Cassa depositi e prestiti e un’altra parte attraverso la valorizzazione degli edifici di proprietà dell’università. Con uno slancio di ottimismo il polo accademico potrebbe essere pronto nel 2021.

Arexpo intende quindi selezionare un operatore economico con il quale realizzare una partnership per la rigenerazione dell’area, attraverso un contratto misto di appalto e concessione, unico esempio in Italia (visto che al concessionario si chiede anche di rispettare le linee guida dettate dalla società proprietaria).

La gara prevede due fasi. Nella prima fase verranno svolte le attività di advisory tecnica, economica e finanziaria, a supporto di Arexpo, per la definizione del masterplan complessivo relativo ai 1,2 milioni di metri quadrati. Nella seconda fase, invece, verranno svolte le attività di attuazione del masterplan e del piano industriale, che comprenderanno anche le attività di progettazione, costruzione delle opere e gestione degli spazi, esclusi il centro di ricerca dello Human technopole (di cui si occupa una Fondazione partecipata dall’Iit di Genova) e lo spazio per la Statale. L’invito è previsto a metà aprile; a luglio arriveranno le risposte; a ottobre verrà individuato il vincitore.

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