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Dossier Fukasawa: «L'equilibrio tra artigianalità e tecnologia…

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Dossier | N. 46 articoliSalone del Mobile 2017

Fukasawa: «L'equilibrio tra artigianalità e tecnologia promuove l'arredo made in Italy»

Naoto Fukasawa
Naoto Fukasawa

«La tecnologia applicata al design oggi è importante, ma deve essere unita alla capacità delle maestranze di creare un prodotto artigianale, quasi sartoriale. L'Italia è uno dei paesi nei quali è possibile trovare questo equilibrio a livello industriale». Naoto Fukasawa, classe 1956, è uno dei nomi più noti dell'industrial design giapponese. Ha creato il suo studio nel 2003 e da allora collabora con realtà internazionali dell'arredo, molte delle quali sono italiane. Al Salone del Mobile 2017 partecipa con l'allestimento di una parte della mostra «Giro Giro Tondo. Design for children» al Triennale Design Museum e una serie di prodotti d'arredo, tra i quali spicca Harbor, una seduta con base girevole e braccioli che ha realizzato con B&B Italia. «Il nome di questa poltrona – spiega nello showroom milanese dell'azienda italiana, in via Durini – deriva dalla sensazione che si ha quando, dopo una lunga giornata di lavoro o al ritorno da un viaggio, si arriva a casa o in hotel e ci si abbandona stanchi su una poltrona, in questo caso un porto nel quale ci si sente al sicuro».

La vera particolarità di questa seduta, dalla silhouette sagomata e morbida, che trasmette immediatamente il concetto di comodità, è il lavoro fatto da Fukasawa sul materiale: «B&B Italia, l'ho sperimentato quando progettavo le sedute Papilio, lavora in modo inedito sulla schiuma di poliuretano, utilizzandola come una massa. Così ho pensato di agire sul materiale come stessi scolpendo nella pietra, dando forma a questa poltrona, che poi è stata rivestita di tessuto». Le poltrone Harbor, in realtà, sono due: una ha lo schienale alto e un poggiatesta, proprio per favorire il relax, e l'altra, invece, ha lo schienale basso ed è pensata come seduta da conversazione. A loro si aggiunge un pouf «per rendere il rilassamento più naturale». L'obiettivo del design è, secondo Fukasawa, «rendere la migliore la qualità della vita delle persone».

Il designer giapponese lavora molto spesso con le aziende italiane: «Vengo a Milano una volta ogni due mesi. Mi piace molto lavorare con le aziende migliori, con quelle che mi capiscono e con cui condividere una filosofia». E ritiene l'Italia un paese in cui fare scouting di giovani talenti: «Gli italiani sono tra i migliori. Il design è parte del lifestyle: nell'abbigliamento, nel cibo. Si vedono cose meravigliose, che agli occhi di chi vive in Italia sono normali».

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