Economia

Dossier Vetrina internazionale per tutto il Sistema Italia

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 6 articoliRapporto Design

    Vetrina internazionale per tutto il Sistema Italia

    Una grande vetrina internazionale per la filiera italiana dell’arredo-design, ma anche per il «Sistema Italia» nel suo complesso. È questo che, in 56 edizioni, è diventato il Salone del Mobile di Milano gestito da FederlegnoArredo, che oggi inaugura alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Perché non solo riesce ad attrarre ogni anno 2mila o più espositori (di cui un terzo dall’estero) e oltre 300mila visitatori (per due terzi stranieri), ma nel tempo ha portato alla crescita di un vero e proprio ecosistema creativo intorno al Salone stesso. Un ecosistema che fa di Milano, per sette giorni, la capitale mondiale del design, con oltre mille eventi e appuntamenti trasversali a tutti i settori dell’industria italiana, che richiamano in città circa 400mila persone tra operatori professionali, appassionati di design e semplici curiosi.

    Ma sarebbe sbagliato focalizzarsi soltanto sui numeri, fa notare il presidente del Salone, Claudio Luti: «La ricchezza del Salone di Milano è che soltanto qui e soltanto durante questa settimana si può trovare il meglio della creatività e della capacità industriale italiana e internazionale – dice -. Per questo le aziende devono impegnarsi a portare qui i nuovi progetti e il meglio delle proprie idee. Chi vuole essere aggiornato sulle tendenze e le novità dell’industria creativa non può mancare a questo appuntamento, anche se non lavora nel settore dell’arredo-design». Lo dimostra l’adesione del pubblico che arriva nel fine settimana, quando il Salone apre ai non professionisti: l’anno scorso arrivarono in 40mila tra sabato e domenica.

    Il nuovo presidente del Salone mette dunque l’accento sulla forza del brand, da difendere e preservare. Ben vengano, aggiunge, espositori e visitatori dall’estero– la cui presenza è in costante crescita – perché la loro scelta di partecipare è la conferma sia dell’appeal internazionale del Salone, sia della riconosciuta rilevanza del design italiano nel mondo. A cui si è aggiunta, negli anni, anche la crescente attrattività di Milano, grazie anche all’esperienza di Expo 2015, che ha rafforzato le sinergie tra pubblico e privato, tra organizzatori del Salone, istituzioni e protagonisti del Fuorisalone, dando vita a una sorta di cabina di regia che coordina e valorizza le tante iniziative sparse nei distretti cittadini.

    Ma il Salone, aggiunge Luti, non può limitarsi a essere una fiera: il suo valore commerciale resta fondamentale ma, spiega il presidente, «il Salone di Milano deve anche creare emozione in chi lo visita». Per questo il programma si è arricchito negli anni di eventi e momenti anche culturali e artistici o di riflessione sul design. Quest’anno, ad esempio, saranno allestite la mostra «DeLightFuL», curata dallo studio Ciarmoli Queda, che mette al centro i temi dell’innovazione tecnologica applicata al design e all’illuminazione; e «A Joyful Sense at Work», un progetto-installazione all’interno di Workplace 3.0 (il salone dedicato al mondo dell’ufficio), che riflette sulle trasformazioni del mondo del lavoro e degli ambienti dove questo si svolge, a cura di Cristina Cutrona.

    Protagoniste di questa edizione, le due biennali Euroluce e Workplace 3.0. I padiglioni riservati alle aziende del Classico ospiteranno invece una piccola mostra, curata anch’essa dallo studio Ciarmoli Queda, e una riproposizione del cortometraggio di Matteo Garrone presentato l’anno scorso. Confermata inoltre l’area xLux, dedicata ai brand del lusso.

    Altro appuntamento importante è la doppia celebrazione dei 20 anni del Salone Satellite, lo spazio dedicato ai giovani designer (under 35), che quest’anno ospiterà circa 650 espositori. Due gli eventi in programma per festeggiare questo compleanno: all’interno del Salone sarà presentata la «Collezione SaloneSatellite 20 anni», con oggetti in edizione speciale, progettati appositamente per l’occasione da 46 designer internazionali oggi affermati, che hanno esordito proprio al Satellite. In città invece, alla Fabbrica del Vapore, la mostra «SaloneSatellite. 20 anni di nuova creatività» curata da Beppe Finessi esporrà un’antologia di pezzi presentati al Satellite in questi venti anni come prototipi poi entrati in produzione.

    © Riproduzione riservata