Competenza e qualità. Sono queste le due parole che ricorrono maggiormente nelle considerazioni che Jean Marie Massaud fa sul design in occasione del Salone del Mobile 2017. Il designer e architetto francese, nato nel 1966 a Tolosa, titolare dello Studio Massaud, presenta il primo frutto della collaborazione con Nemo, azienda italiana di prodotti di illuminazione. «Avevo voglia di fare qualcosa di diverso e innovativo nel settore, ma non riuscivo a trovare il partner giusto – spiega – poi ho incontrato Federico Palazzari, ceo di Nemo: ci siamo capiti subito e in sei mesi abbiamo realizzato una lampada all'insegna dell'essenzialità».
Orbit, questo il nome del prodotto, è un anello che unisce le funzioni di lampada e di sorgente luminosa, declinato in una lampada da tavolo e un sistema a sospensione personalizzabile. Si tratta di un prodotto essenziale e insieme ultra-tecnologico, e personalizzabile. «Volevamo creare un oggetto che non fosse arrogante, nel quale la luce si materializzasse e dematerializzasse semplicemente attraverso l'accensione o lo spegnimento», dice Massaud, che nel 2016 è stato premiato con ben due premi: l' Etoile de l'Observeur du Design per aver disegnato il servizio di piatti, bicchieri e posate per la nuova prima classe di Air France e il Green Good Design Award Green Islands Collection by Offecct.
La sostenibilità è uno dei grandi fil rouge che legano i diversi progetti firmati dal designer francese, autore del Volcano Stadium “green” di Guadalajara, in Messico (2010). L'attenzione all'ambiente è una delle priorità per Massaud. Lui la fa risalire, ancora una volta, alla qualità e alla competenza: «Queste due componenti rendono un prodotto durevole nel tempo e, di conseguenza, costituiscono un limite agli sprechi. Poi bisogna produrre in modo intelligente, senza un impiego eccessivo di energia, per esempio. L'impiego dei Led nell'illuminazione, da questo punto di vista, è stato rivoluzionario».
Un'altra delle sfide che il designer affronta quotidianamente è quella della tecnologia: «È molto importante: è diventata un' unità di misura dell'evoluzione umana, al pari della biologia e della cultura. Ma nel design non può essere considerata a prescindere dall'innovazione che arriva dalle idee. La tecnologia è uno strumento per rendere migliore la nostra vita, non l'obiettivo finale di tutto».
La partnership con Nemo, di per sé nuova ma che Massaud dice continuerà, è l'ennesimo filo che lega il designer all'Italia: «Lavorare con le aziende italiane è come giocare a ping pong. Il ritmo della collaborazione è serrato, c'è un clima di esaltazione che stimola il lavoro – conclude – e c'è molta voglia di migliorarsi. E poi condividiamo la stessa cultura latina: lavoro molto con aziende asiatiche, per esempio, ma il nostro approccio è differente. In Italia ritrovo una grande cultura nell'arte e nel design».
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