La carriera di Patrick Norguet, classe 1969, si può dire sia definitivamente decollata quando la sua Chaise Rainbow Chair, progettata per Cassina, è stata inserita nella collezione permanente del MoMa di New York. Nel 2000, infatti, lo stesso anno in cui l’ha disegnata, Norguet, francese di Tours ma trapiantato a Parigi, ha aperto il suo studio. E ha cominciato a lavorare per aziende internazionali come designer industriale, realizzando quindi prodotti, ma anche come interior designer.
Dalla sedia della consacrazione a quella che, nel 2017, lo vede protagonista dello stand di Emu, azienda di arredo outdoor: Norguet ha disegnato Nef, una collezione in alluminio con corde in poliestere intrecciate che vanno a “disegnare” un motivo a maglia flessibile e resistente allo stesso tempo. Nef per ora consta di una poltrona e una poltroncina, ma sarà completata presto da altri complementi tra cui sedute lounge, tavolini bassi e cuscini.
«Ci eravamo già parlati cinque anni fa, poi l'anno scorso abbiamo ripreso i contatti – spiega il designer – ed eccoci qua. Lavorare con Emu è stato stimolante: la ricerca e la tecnologia rappresentano una parte fondamentale della loro filosofia e della loro produzione».
L’idea di Norguet era quella di creare un prodotto iconico e insieme innovativo: «Il design oggi è innovazione. Il mercato è saturo e i prodotti si devono distinguere. Il mio lavoro è quello di comprendere il marchio, il suo dna e di tradurlo in un pezzo appetibile rendendo il più efficiente possibile anche il processo di produzione». Seguendo i tempi dell’industria e quelli della Rete, a volte troppo serrati: «Non è semplice presentare un prodotto nuovo al Salone ogni anno. Ma oggi le persone sono esposte a moltissimi input e ne vogliono sempre di più. Si dovrebbe lasciare un po’ più di tempo al pubblico per comprendere il prodotto. Il design non è la moda: la fruizione è diversa».
Per Norguet, che in Italia ha collaborato con moltissime realtà tra cui la già citata Cassina, Artemide, Ethimo e Pedrali, il mondo dell’outdoor è molto stimolante: «È un mercato interessante, in crescita. La gente vuole passare sempre più tempo all’aria aperta, a contatto con la natura. La nuova frontiera è quella di creare prodotti che siano trasversali e che possano, grazie a particolari trattamenti e lavorazioni, essere utilizzati sia indoor sia outdoor».
Se una delle divisioni dello studio parigino del designer, dove lavorano nel complesso 23 persone, è dedicata all’industrial design, l'altra, invece, si occupa di progettazione di interni. Tra i progetti di Norguet c’è anche il nuovo concept dei fast food McDonald's: «Un progetto mastodontico: abbiamo rivoluzionato il design all’insegna della qualità: abbiamo coinvolto Artemide, per esempio, nell'illuminazione. E ora siamo pronti ad esportare questo concetto negli Usa. Una nuova sfida molto stimolante».
© Riproduzione riservata