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Lavoro, 400 posti per fiscalisti «hi-tech» negli studi legali…

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Lavoro, 400 posti per fiscalisti «hi-tech» negli studi legali e società di consulenza

(Agf)
(Agf)

Devono destreggiarsi tra bilanci, report e brevetti innovativi, in più lingue e con competenze che vanno dall’industria tradizionale alle nuove frontiere di finanza ed economia digitale. Sono i fiscalisti di ultima generazione, i professionisti nel mirino di società di consulenza e studi legali in cerca di esperti giovani (o aggiornati) sulle esigenze di un mercato che guarda sempre più a web e sviluppi tecnologici.

Il Sole 24 Ore ha registrato oltre 400 posizioni aperte nel settore, con retribuzioni calibrate a seconda di anzianità e posizione interna. L’asticella oscilla dagli stipendi di ingresso ai picchi che si registrano nei piani alti del management, dove le retribuzioni annue lorde superano i 100mila euro.

Ecco gli annunci dove inviare il curriculum

Il ricambio più intenso scatta tra le Big Four, le quattro società di consulenza che dominano il mercato: EY (150 assunzioni tra 2017 e 2018), Kpmg (50), PricewaterhouseCoopers (42) e Deloitte (31).

EY, colosso da quasi 30 miliardi di ricavi nel 2016, programma l’inserimento di 100 neolaureati e 50 profili senior. Le risorse cercate arrivano da studi economico-giuridici e hanno interesse (o competenze già acquisite) nelle discipline trattate dal team: consulenza fiscale ordinaria e straordinaria, imposte dirette e indirette, transfer pricing, M&A e diritto commerciale, passando per proprietà intellettuale e leggi sul lavoro. L’olandese Kpmg seleziona, per la sua divisione Tax&Legal, 50 fiscalisti, con laurea in ambito economico-commerciale e conoscenze spendibili nei segmenti di transfer pricing (il meccanismo di determinazione del prezzo di un bene nei trasferimenti all’interno del gruppo) e della tassazione su operazione M&A, servizi finanziari e reddito d'impresa.

Ricerche simili a quelle di PricewaterhouseCoopers, in cerca di 42 profili solo tra i neolaureati in Italia: gli spazi aperti vanno dai dipartimenti di fiscalità internazionale a ruoli junior in transfer pricing, privacy e data protection, global information reporting (attività di reportistica, analisi e supporto al project management) e servizi finanziari.

Chiude il cerchio Deloitte, con la selezione in parallelo di figure classiche (consulenti fiscali) e più orientate all’innovazione: è il caso di ingegneri gestionale assoldati per lo sviluppo di nuove tecnologie e di R&D software engineer per lo sviluppo software di applicazioni fiscali e finanziarie.

Sempre sviluppatori e risorse It rientrano nelle posizioni vacanti di un colosso come Freshfields Bruckhaus Deringer (95 posizioni aperte), studio da oltre 2.800 avvocati in più di 150 paesi. Oltre ad assunzioni tra manager e legali, la multinazionale cerca esperti per applicazioni digitali come Devops developer (professionisti per la sezione Devops, che si occupa della comunicazione interna al gruppo) e sviluppatori con competenze specifiche in alcuni linguaggi di programmazione.

Più tradizionali le figure selezionate da altri due studi globali come Norton Rose Fulbright (19) e Rödl&Partner (13).

Norton Rose Fulbright cerca avvocati tributaristi e senior associate per consulenze in settori che vanno dall’energia all’healthcare. Rödl&Partner dà la caccia a praticanti commercialisti, contabili e staff accountant, in genere con conoscenza professionale del tedesco.

Tornando sulla sola Italia, lo studio BonelliErede si prepara a inserire tre figure: un associate per l’area di consulenza del dipartimento tributario (richiesta laurea in giurisprudenza o economia ed esperienza di 2-4 anni) e due praticanti neolaureati, con il massimo dei voti alla tesi e padronanza professionale dell’inglese.

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