Economia

Lorenzin: «Il digitale rivoluzionerà la sanità in…

  • Abbonati
  • Accedi
hi-tech e salute

Lorenzin: «Il digitale rivoluzionerà la sanità in Italia»

«Fatemi l’in bocca al lupo per il decreto vaccini. Finchè non arriva all’approvazione definitiva non si può mai sapere». Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin risponde così dal palco di Digithon alla domanda sul decreto Vaccini, ora al Senato. «È importante che il decreto non venga svuotato di valore
scientifico. Poi siamo aperti a modifiche. Per esempio, sull’istituzione dell'anagrafe nazionale vaccinale abbiamo già approvato le risorse per
finanziarla».

Il ministro Lorenzin interviene a Bisceglie alla seconda giornata di Digithon, maratona di idee d’impresa che poggiano sul digitale voluta da Francesco Boccia (Pd), parlamentare di Bisceglie molto impegnato sui temi del digitale (è il sostenitore più convinto della cosiddetta “web tax”). «La lista dei 12 vaccini previsti dal decreto - ha detto il ministro Lorenzin a margine dell’evento – non la ho decisa io, è stata indicata dalle autorità sanitarie su criteri di messa in sicurezza della popolazione. Chi la voglia modificare se ne assuma la responsabilità, io come ministro mi attengo a ciò che dicono le autorità sanitarie né a giudizi né a convenienze politiche».

Giornata particolare questa in cui il ministro della Salute partecipa all’evento di Bisceglie, dopo la tragica vicenda del piccolo affetto da leucemia, morto per il morbillo preso dai fratelli non vaccinati. Proprio in attesa dell’arrivo del ministro in mattinata un gruppo di genitori contrari ai vaccini hanno protestato fuori dai locali dove la rassegna si svolge. «Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Noi - ha aggiunto il ministro – siamo disponibili a dare informazioni e accompagnare i genitori nel processo di vaccinazione, ma credetemi grazie ai vaccini abbiamo salva la vita, e una vita vale una legge».

Di sanità e digitale il ministro Lorenzin ha poi parlato a Digithon, intervistata da Paolo Messa. «Il digitale ha già cambiato la sanità e la cambierà ancora. Rivoluzionerà la medicina e sarà una delle armi principali che avremo per aiutare i malati cronici. Penso a tutte le persone che potranno essere meglio seguite a casa, deospedalizzate, avere una medicina del territorio più forte, soprattutto in una nazione come la nostra che è lunga e stretta, con le isole e con le aree montane. Il digitale è veramente uno strumento formidabile che in pochi anni cambierà il volto della sanità in Italia».

Il tema però dei vaccini è, ovviamente, ricorrente e centrale. «Il massimo amore per i nostri bambini sta nel vaccinarli». Ma il digitale anche qui ha potuto qualcosa, sebbene in senso inverso rispetto alle migliorie di cui parla il ministro: «I movimenti “no vax” esistono da 30 anni, ma erano contenuti in un ambito ristretto, con l’avvento dei social, le false notizie sono state viralizzate in modo incontrollato».

© Riproduzione riservata