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Linate, via alla ristrutturazione. «Quasi nulli disagi per i…

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dal 6 luglio i lavori

Linate, via alla ristrutturazione. «Quasi nulli disagi per i passeggeri»

Una facciata tutta nuova, più luminosa e armoniosa nei suoi elementi architettonici, dominata da un unico colore: il bianco. Ma anche un’aerostazione tutta nuova, con il totale rifacimento sia degli ambienti interni sia della pista. Dopo 25 anni la Sea avvia i lavori per il completo rinnovamento, dentro e fuori, dell’aeroporto di Milano Linate. Un intervento che si svilupperà in più fasi, per concludersi nel 2022, in coincidenza con l’arrivo a Linate della nuova linea della metropolitana M4. La fase uno prevede, come intervento principale, il redesign della facciata di Linate, progettata dall’architetto Luigi Cerri, che sarà pronta ad aprile del prossimo anno (i cantieri apriranno il prossimo 6 luglio).

In questa prima fase è inoltre previsto il completo rinnovamento della zona arrivi e dell’area ritiro bagagli. In cantire anche la nuova Vip longue Leonardo, che incarnerà al meglio il fascino e il comfort dello stile italiano. L’investimento stimato per questa prima fase è di 8,3 milioni. L’obiettivo di Sea, che per l’intera operazione su Linate investirà 60,3 milioni di euro, totalmente autofinanziati (compreso il rifacimento pista), è offrire ai passeggeri, a partire dal 2022, una Linate completamente nuova. «Investire su Linate - spiega Pietro Modiano, presidente di Sea - signfica dare un nuovo volto a una tra le porte d’accesso più prestigiose della città». Per i passeggeri i disagi dovrebbe risultare quasi nulli. L’aeroporto, assicura la Sea, sarà sempre operativo. I lavori saranno realizzati attraverso micro cantieri, con attività diurne e notturne in modo da impattare il meno possibile sull’attività aeroportuale. All’esterno si chiuderà il viadotto partenze solamente di notte, quindi anche in questo caso senza disagi per i passeggeri.

«Oggi l’edificio aeroportuale - spiega l’archietto Cerri - si presenta come una struttura dagli elementi costruttivi esausti e dalla composizione
architettonica confusa». A danneggiare l’immagine di Linate, secondo l’archietto, contribuiscono «l’eccessivo impiego di comunicati commerciali che ricoprono la sua struttura e, anche, il disordine dei numerosi veicoli
che l’attraversano o parcheggiano, e una sgradevole penombra cui sono immersi i due piani dell’edificio, per via del complicato disegno delle pensiline». Il redesign della facciata sarà il primo passo verso una “nuova Linate”.

Un discorso a parte merita la questione del totale rifacimento della pista e dei piazzali, in programma nel 2019. In questo caso sarà necessario chiudere l’aeroporto per tre mesi, nella stagione primavera/estate. Due i periodi possibili per il fermo delle attività aeroportuali: aprile-giugno, oppure agosto-ottobre. Sea, d’intesa con le compagnie aeree, comuncherà le date sulla chiusura di Linate nel giugno del prossimo anno. Sea inoltre approfitterà dei tre mesi di chiusura per procedere con la demolizione e successiva ricostruzione di una buona parte del terminal passeggeri.

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