Da un lato la formazione, dall’altro il welfare. Due ambiti fondamentali per la vita del lavoratore, sui quali le agenzie per il lavoro hanno investito enormemente in questi anni. L’ingresso tardivo delle agenzie in Italia, infatti, si è accompagnato con numerose misure di tutela e di garanzia anche per quanti conservavano remore verso l’intermediazione.
Oltre ai requisiti necessari per chiedere e poi mantenere l’iscrizione nell’apposito albo del ministero del Lavoro da parte dell’agenzia, oltre alla parità di trattamento retributivo “ab origine”, la normativa vigente e gli accordi tra Assolavoro e sindacati di categoria hanno determinato la nascita di Ebitemp e di Forma.Temp, enti bilaterali che agiscono proprio in questi due delicatissimi ambiti.
Forma.Temp è un fondo destinato alla formazione e al sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione ed è alimentato dai versamenti delle agenzie. Garantisce una formazione fortemente orientata al lavoro, soddisfacendo una delle esigenze espresse più frequentemente dalle aziende che si rivolgono alle agenzie: disporre di personale adeguatamente preparato per la propria realtà specifica e formato in tempi brevi. I corsi sono gratuiti e non prevedono quote di iscrizione a carico degli allievi. Il meccanismo è semplice. Le agenzie per il lavoro, attraverso Forma.Temp, destinano, annualmente, il 4% - calcolato sulle retribuzioni erogate - al finanziamento di percorsi formativi. Si tratta di una formazione con precisi obblighi di placement e strettamente collegata a reali occasioni di lavoro. Per i giovani favorisce le prime esperienze, per chi deve o vuole ricollocarsi è il sistema utile per aggiornare le proprie competenze o acquisirne di nuove. Per queste caratteristiche, il modello Forma.Temp è stato riconosciuto come best practice a livello europeo. E a parlare sono i numeri. Nel 2016, Forma.Temp ha finanziato più di 33mila progetti formativi per un totale di oltre 178 milioni. I partecipanti ai corsi sono stati circa 230mila, le ore di formazione 1 milione e 300mila. Ma non è tutto: nel bilancio totale dell’ente cresce la voce “sostegno al reddito” con un importo erogato di 3,5 milioni per 4.789 lavoratori, rispetto ai 3 milioni erogati nel 2015 per 4.013 lavoratori. «L’automazione e la digitalizzazione determinano la necessità di aggiornare le competenze e di acquisirne di nuove continuativamente e con una formazione efficace», commenta il presidente di Forma.Temp, Francesco Verbaro. «La capacità, in questi venti anni, da parte delle agenzie per il lavoro di accreditarsi come partner strategico delle imprese ha un punto di forza proprio nella formazione. Per il futuro, come confermano anche recenti ricerche internazionali, le competenze delle persone al lavoro saranno lo spartiacque per affrontare al meglio la quarta rivoluzione industriale. In questo Forma.Temp è un modello, anche per la formazione oltre il settore».
La via italiana del lavoro in somministrazione passa anche attraverso le prestazioni erogate agli occupati tramite agenzia da Ebitemp. Numerose le prestazioni specificamente dedicate agli occupati in somministrazione e aggiuntive rispetto a quelle garantite per tutti i lavoratori dipendenti: a cominciare dal contributo per la maternità e gli asili nido, passando poi per i piccoli prestiti a tasso nullo, fino ad arrivare a una tutela sanitaria integrativa. I dati del 2016 raccontano di circa 16mila richieste di prestazioni di welfare erogate con un aumento del 36,6% rispetto al 2015. Il 79,5% delle richieste riguardano i rimborsi per la tutela sanitaria, l’11,6% i piccoli prestiti. Il resto delle richieste per il 2016 è relativo agli indennizzi per infortuni (4,4%) e ai contributi per gli asili nido (4 per cento). «Garantire le misure e le prestazioni necessarie sia in costanza di rapporto di lavoro, sia accompagnando i lavoratori nel percorso da una opportunità di occupazione verso la seguente è la mission a cui Ebitemp punta a contribuire», spiega il presidente Giuseppe Biazzo. «La crescita della domanda di prestazioni, oltre che collegata alla crescita della somministrazione di lavoro in generale, deriva anche dalle risposte che l’ente ha saputo dare alle istanze dei lavoratori, tenendo il passo con i cambiamenti del mercato e seguendo le indicazioni delle parti sociali del settore. Da febbraio scorso, infatti, abbiamo ampliato la nostra offerta lanciando nuovi servizi – conclude Biazzo - destinati soprattutto alle famiglie».
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