Al primo posto c’è la Lombardia, con 1.694. Oltre il doppio rispetto all’Emilia Romagna, che è la seconda regione con 808. Poi il Lazio, con 719. Si tratta del numero di startup innovative in Italia secondo l’ultimo report appena aggiornato al secondo trimestre 2017 (in pratica alla fine di giugno) da Infocamere e ministero dello Sviluppo economico. Il totale nazionale è di 7.394 startup innovative, in crescita del 7,5% rispetto al trimestre precedente (514 in più). A livello settoriale, la stragrande maggioranza, pari al 70,6% appartiene al segmento dei servizi alle imprese (5.220 su 7.394); nell’ambito dei servizi alle imprese è la voce “produzione software e consulenza informatica” a farla da padrone con quasi un terzo del totale; le startup innovative nel contesto delle attività manifatturiere sono in tutto 1.447, pari al 19,57% del totale.
L’universo in rapida espansione
Il report trimestrale contiene elaborazioni e analisi dettagliate del settore la cui evoluzione, inoltre, è monitorata in tempo reale da Infocamere, con aggiornamenti settimanali: al 24 luglio il contatore online del Registro Imprese di Infocamere conta 7.524 startup innovative in Italia (erano 7.480 una settimana prima): l’18% circa in più in tre settimane dal report approfondito di fine giugno. Insomma, una sorta di universo in rapida e accelerata espansione, come confermano da Infocamere. I rapporti di forze a livello regionale restano simili a quelli trimestrali: la Lombardia conta 1.729 startup innovative, l’Emilia Romagna si conferma in seconda posizione con 821, seguita dal Lazio con 732. In quarta posizione si trova il Veneto, con 643, quindi la Campania 564.
I territori dell’innovazione
Tornando al rapporto trimestrale di Infocamere e Mise si nota che Milano è la provincia in cui è insediato il numero più elevato di startup innovative: a fine giugno 2017 il numero si assesta a 1.160 (15,7% del totale nazionale). Seguono Roma con 625 (8,5%), Torino con 285 (3,9%), e Napoli con 262 (3,6%). «Tutte le
altre province che figurano tra le prime dieci, nell’ordine Bologna, Padova, Modena, Bari, Trento e Firenze, superano abbandonatamente le 100 unità» evidenzia il report. Ma è sul fronte del “peso specifico” che emergono dei dati forme meno prevedibili: «Se si considera il numero di startup innovative in rapporto al numero di società di capitali attive nella provincia – spiegano da Infocamere – Trieste figura al primo posto con 142 startup ogni 10mila società di capitali. Trento segue con 136, Ascoli Piceno con 128, Ancona con 113, Rimini con 98». A livello regionale è il Trentino Alto Adige ad avere l’incidenza sul totale più elevata: 1,07% sul totale delle società di capitale del territorio. Al secondo posto le Marche, poi Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, quindi la Valle d’Aosta.
Macchinari e elettronica trainano nell’ambito della manifattura
Le startup innovative che rientrano nell’industria in senso stretto, che rappresentano quasi il 20% del totale, si trovano in particolare nei comparti
della fabbricazione di macchinari (3,6%), nella fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici (3,4%) e nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (2%). Il report di Infocamere e ministero dello Sviluppo economico, inoltre, rileva come «il capitale sociale delle startup è pari complessivamente a 373,6 milioni di euro, in media 50.519 euro a impresa. Il capitale medio è caratterizzato da un lieve decremento rispetto al trimestre precedente (-0,5%), mentre per il complesso delle società di capitali la diminuzione è stata del 3,6%».
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