Economia

A giugno si riempie il carrello della spesa

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ISTAT

A giugno si riempie il carrello della spesa

Sarà che il caldo fa bene ai consumi (come nel 2015) ma anche questa primavera e questa estate con temperature elevate spingono le famiglie ad aprire il portafogli con meno remore. Se invece si tratta di una ripresa strutturale dei consumi, lo scopriremo solo il prossimo autunno. Di fatto il ritorno dei consumi si manifesta senza alcuna tensione sull’inflazione, anzi con un declino dei prezzi che dura da tre mesi (fino a luglio).
Secondo Istat, a giugno 2017 le vendite al dettaglio crescono dello 0,6% rispetto al mese precedente e dell'1,5% rispetto all'anno precedente in valore, l'aumento maggiore da oltre un anno, a partire da marzo 2016.

Tutto positivo
In dettaglio, a giugno 2017 il valore delle vendite al dettaglio
registra una crescita dello 0,6% rispetto al mese precedente, sintesi di una aumento dello 0,9% della componente alimentare e dello 0,5% di quella non
alimentare.

Rispetto a giugno 2016, le vendite al dettaglio registrano un'accelerazione della crescita, aumentando dell'1,5% in valore e dell'1,3% a volume.
Per i prodotti alimentari si rileva una crescita dell'1,7% a valore e dello 0,7% a volume. Le vendite di prodotti non alimentari aumentano dell'1,6% sia a valore che a volume.

I canali
Quanto ai canali distributivi, si avvantaggiano del trend positivo sia la grande distribuzione che il piccolo commercio. Su base annua le vendite al dettaglio
registrano un aumento del 2,4% nella grande distribuzione e dello 0,9% per le imprese operanti su piccole superfici.
A fare la parte del leone sono sempre il discount e gli esercizi specializzati, ma dà segni di risveglio persino il format dell’ipermercato.

Per quanto riguarda i gruppi di prodotti non alimentari, a giugno si registrano andamenti positivi per tutti i prodotti con la sola eccezione di cartoleria, libri e giornali.
Le variazioni positive di maggiore entità riguardano giochi, giocattoli e sport (+3,1%), prodotti per la cura della persona e utensileria (per entrambi +2,1%) e le calzature (+1,8%).

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