7/8 Micromeccanica, apprendisti contesi tra le aziende venete
Lavoro e scuola spesso non si incontrano non solo dopo gli studi universitari, ma anche dopo il diploma di scuola superiore. Lo sa bene Giancarlo Piva, titolare di Micromeccanica, azienda di Padova specializzata in particolari di torneria per i settori della connessione elettrica, elettromeccanico, automobilistico, 35 dipendenti e un fatturato di circa 6 milioni di euro. «Non riesco a trovare apprendisti – dice il titolare, Giancarlo Piva -. I giovani pensano che lavorare in una azienda metalmeccanica sia poco gratificante. E sì che lo stipendio è migliore di quello che potrebbero trovare altrove». Da tempo Piva cerca due o tre giovani da inserire nelle operazioni di controllo qualità, chiamati a verificare che quanto esce dalle macchine sia conforme al disegno e alle esigenze dei clienti. L'obiettivo è formarli, facendo loro imparare ad attrezzare gli strumenti, rendendoli in grado di produrre. Non si trovano, eppure il mercato ci sarebbe: in Veneto, e a Padova in particolare, esiste un tessuto di aziende metalmeccaniche solide, che lavorano per conto terzi e esportano soprattutto in Germania. Le aziende si trovano oggi a contendersi i ragazzi come succedeva prima della crisi, proprio per la difficoltà a trovare manodopera. E l'offerta è ottima: ben più dei 900 euro di stipendio medio, che in genere portano a casa gli operai di altri settori all'inizio della loro carriera professionale. (Katy Mandurino)
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