La normativa Bce sugli Npl che dovrebbe entrare in vigore dal prossimo gennaio impatterà sui requisiti patrimoniali delle banche, imponendo nuovi e onerosi accantonamenti, ma impatterà anche sulle imprese, sia con un’ulteriore stretta al credito sia con una forzata selezione. «Questi provvedimenti porteranno ad una stretta a livello di clienti - dice il manager Maurizio Schiavo, amministratore delegato del Gruppo Fedon, brand veneto della pelletteria e occhialeria di qualità -, poiché si potranno mettere al riparo solo le imprese che avranno un rating alto e consolidato».
«Dall’altra parte, avendo queste operazioni un costo elevato, ci sarà una ripercussione sul costo del credito, che inevitabilmente aumenterà. E, considerando che le aziende stanno guardando al futuro con un po’ di ottimismo, queste nuove regole possono avere un impatto molto forte».
Quale possa essere la misura di questo impatto è difficile a dirsi ma, una cosa è certa: «Se la finanza deve guardare solo ai parametri numerici - continua Schiavo - senza riuscire a condividere il rischio dell’imprenditore, diventa tutto più difficile».
Il Gruppo Fedon, di Belluno, quotato all’Aim di Milano, conta su 1.600 dipendenti in tutto il mondo, è specializzato nel settore della produzione di astucci, accessori per l’occhialeria, prodotti di pelletteria e accessori personali. Ha chiuso il 2016 con ricavi consolidati per 71,6 milioni di euro.
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