Img si aggiudica i diritti tv internazionali a livello globale del campionato di Serie A per il triennio 2018-21. L’offerta dell’intermediario Usa è stata valutata dall’assemblea della Lega Serie A come la migliore con 340 milioni di euro a stagione assicurati alla Lega. Non sono stati assegnati i diritti esteri di Coppa Italia e Supercoppa. Gli introiti complessivi per stagione in realtà ammontano a circa 370 milioni, perché vanno aggiunti 12 milioni per il betting (sempre appannaggio di Img), 4,5 milioni che verserà la Rai per le comunità italiane all’estero oltre all’incremento del 4% per i “diritti di commercializzazione”.
Img l’ha spuntata su MP & Silva e Mediapro. A completare il quartetto di soggetti che hanno preso parte alla competizione c’è Perform, anche se si è fermata al primo giro. A convincere la Lega a privilegiare l’offerta di Img sarebbe stato il piano industriale per lo sviluppo del brand serie A, «aspetti qualitativi più che quantitativi» come ha commentato l’ad del Milan Marco Fassone.
L’introito da diritti esteri per il massimo campionato italiano sale così dai 186 di media del triennio 2015/18 (199 milioni in questa stagione) a 340 milioni, appunto. Img che aveva perso le ultime aste subentra così a Mp&Silva l’intermediario oggi di proprietà cinese, fondato da Riccardo Silva, che negli ultimi sei anni si era sempre assicurato il pacchetto internazionale. La Serie A supera così la Bundesliga che incassa dall’estero 240 milioni all’anno, ma resta distante non solo dalla Premier, inarrivabile con i suoi 1,5 miliardi di euro di introiti, ma anche dalla Liga Spagnola che, grazie soprattutto alle due regine Real Madrid e Barcellona, ha un giro d’affari fuori dalla Spagna di 636 milioni stagionali.
«È stata un’importante assemblea, che ha in sostanza delineato il valore del calcio italiano, con un raddoppio. Questo risultato ha portato 18 società ad approvare all’unanimità la delibera, con applauso finale, sottolineo con applauso finale», ha rivelato il presidente della Federcalcio nonché commissario della Lega Serie A, Carlo Tavecchio dicendosi «contento del lavoro svolto dai sub commissari e Infront».
«Vorrei manifestare - ha sottolineato l’ad della Juventus, Beppe Marotta - felicità da parte della Juventus e di altre società. Per la prima volta si è fatta un’assemblea con grande consenso e senso di responsabilità da parte di tutti. È stata fatta una scelta ponderata, ora sta a questa nuova agenzia, alle società, al nuovo management della Lega e alla presidenza, cercare di portare beneficio e profitto nel nuovo triennio».
Non tutti hanno però condiviso la scelta dell’assemblea che è andata avanti per tutto il pomeriggio. A metà riunione il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha infatti lasciato la sala. «Abbiamo ottenuto offerte a dir poco mortificanti – ha sottolineato il patron del club partenopeo – per un grande errore fatto da Tavecchio, Nicoletti e Infront, che è al suo ultimo mandato ma ci crea dei danni. Essere intorno ai 350, 355 o 360 milioni è molto ridicolo. Sapevo che avremmo aperto buste sufficienti per la fame di soldi di alcuni club ma che avrebbero impedito ai cinque più importanti di diventare competitivi nei prossimi quattro anni».
Il riferimento per De Laurentiis resta la Liga spagnola. «Noi abbiamo bisogno di recuperare tanti anni di grandi errori, in cui il nostro prodotto all’estero non veniva visto. Se gli altri fatturano molto più di noi, e noi pensiamo di aver preso solo il doppio dell’ultimo anno, questo non è sufficiente». A questo punto si apre la gara sul fronte domestico, partendo da una cifra a disposizione che è di quasi 200 milioni in più rispetto alla precedente tornata.
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