Economia

Dossier Perché Milano può puntare alla sede Ema

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    Dossier | N. 14 articoliLa scelta per la sede dell'agenzia Ema

    Perché Milano può puntare alla sede Ema

    In queste settimane tutta l’attenzione è sull’Ema, l’Agenzia europea del farmaco che dopo la Brexit dovrà lasciare Londra e cercare casa altrove in Europa. Una partita che Milano sta giocando dal primo minuto con la convinzione e la determinazione di poter vincere, facendo leva, tra le altre, sulle eccellenze milanesi nell’ambito della sanità e della farmaceutica. La corsa all’Ema è parte del cambiamento che sta attraversando Milano, sempre più proiettata verso una dimensione europea. Lo confermano alcuni grandi progetti destinati a incidere profondamente sul tessuto urbano, sociale ed economico di Milano e del suo hinterland negli anni a venire: la trasformazione dell’area Expo con l’insediamento di centri di ricerca all’avanguardia tipo lo Human Technopole; la Città della salute che sorgerà nelle aree ex Falck di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano; il grande piano di riqualificazione degli scali ferroviari dismessi (sette), tutti interni alla cintura urbana di Milano. Progetti che porteranno Milano all’attenzione dell’Europa. La Città della salute è la più importante operazione di edilizia sanitaria pianificata oggi in Italia e tra le maggiori d’Europa. A giorni è attesa la firma della convezione, del valore complessivo di circa 900 milioni di euro, tra Regione Lombardia e il gruppo Condotte per la costruzione dell’opera: cinque corpi ospedalieri per un totale di 619 posti letto. L’architetto bolognese Mario Cucinella ha progettato gli spazi per ospitare l’Istituto neurologico Carlo Besta e l’Istituto nazionale dei tumori. In pratica a Sesto nascerà un ospedale che terrà insieme due istituti di ricerca tra i più importanti d’Europa nei rispettivi ambiti: scienze neurologiche e tumori. Nella Città della salute arriverà anche la scuola di alta formazione universitaria. A sua volta, la riqualificazione dei sette scali ferroviari dismessi rappresenta il più grande intervento di rigenerazione urbana che interesserà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei maggiori progetti di ricucitura e valorizzazione territoriale in Italia e in Europa. In particolare, si prevede la realizzazione di un’oasi naturalistica a San Cristoforo, funzioni legate alla moda e al design a Porta Genova, un grande parco unitario a Farini, che potrà ospitare anche funzioni pubbliche, attività connesse al mondo universitario a Lambrate e Greco, attività di natura culturale e connesse al distretto dell’agricoltura innovativa a Porta Romana. Ema, area Expo, Città della salute, trasformazione degli scali ferroviari dismessi: la Milano del futuro è già in movimento.

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