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Pmi oltre la crisi grazie agli investimenti «verdi»

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Pmi oltre la crisi grazie agli investimenti «verdi»

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Più di un’impresa su quattro in Italia, dall’inizio della crisi, ha scommesso sulla green economy e grazie a questo investimento è diventata più competitiva. Sono infatti 355mila le aziende italiane tra industria e servizi (il 27,1% del totale) che dal 2011 hanno investito in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. E i risultati si fanno vedere con performance migliori, rispetto alle altre imprese, su fatturato, occupazione ed export. Più in generale in Italia si contano quasi 3 milioni di green jobs (il 13,1% degli occupati) con 320mila nuove assunzioni previste entro l’anno che contribuiscono a generare 195,8 miliardi di euro di valore aggiunto.

A mettere in fila i numeri aggiornati dell’economia verde è «GreenItaly 2017», l’ottavo Rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, presentato ieri a Roma- dai rispettivi presidenti Ermete Realacci e Ivan Lo Bello - al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Che ieri ha sottolineato come la quarta rivoluzione industriale possa produrre «enormi effetti positivi anche per le sfide della sostenibilità ambientale e del miglioramento della qualità di vita».

Il tema della green economy del resto si lega a doppio filo con il piano industria 4.0. Non è un caso - secondo una indagine contenuta nel rapporto su 500 medie imprese - che un’azienda su quattro tra quelle che investono su prodotti e tecnologie verdi preveda un aumento dei posti di lavoro per effetto della nuova rivoluzione industriale. E ben il 62% di questa platea ha programmato attività di formazione su economia digitale e industria 4.0.

Guardando alla geografia degli eco-investimenti, si registra che molte delle imprese green si trovano nelle regioni del Nord ma la loro presenza è diffusa su tutto il territorio nazionale. La Lombardia è infatti la regione con il maggior numero di imprese green, seguita dal Veneto, il Lazio, l’Emilia Romagna e la Toscana. Analogamente la maggioranza dei green jobs in Italia si concentra in Lombardia, dove troviamo 81.620 occupati (circa il 26% del totale nazionale), seguita a distanza dal Lazio, con 33 mila occupati verdi, dall’Emilia Romagna con 32 mila, quindi dal Veneto con 31 mila e il Piemonte con 24 mila.

«Questo rapporto che sviluppiamo insieme a Symbola conferma che la green economy è da anni sinonimo di competitività», ha spiegato il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello. Mentre per il presidente di Symbola Realacci bisogna andare sempre più verso una economia che «incroci innovazione e qualità con valori di coesione sociale, ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi».

Il ministro dello Sviluppo economico Calenda ha poi anticipato una possibile misura per incentivare la diffusione dell’auto elettrica contenuta nella Sen, la Strategia energetica nazionale che sarà emanata nella prima settimana di novembre, su cui è stato audito ieri in Parlamento insieme al collega all’Ambiente Gian Luca Galletti. Un incentivo che potrebbe finire, in caso fosse confermato, anche nella legge di bilancio (si veda altro articolo a pagina 5).

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