Economia

Cresce la Profilmec: il fondatore iniziò con i paraurti della 500

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STORIE D’IMPRESA

Cresce la Profilmec: il fondatore iniziò con i paraurti della 500

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Profilmec Group cresce. Leader nella produzione di tubi e profilati saldati ad alta frequenza di precisione, dopo aver chiuso il 2016 con un fatturato di circa 300 milioni di euro, prevede nel 2017 di raggiungere quota 330 milioni di ricavi e 10 milioni di Ebitda. Profilmec ha il quartier generale a Torino stabilmenti a Racconigi, in provincia di Cuneo ma poco distante dalla Mole. Conta sette siti produttivi e quasi 500 addetti in tutto il mondo. La società è stata fondata da Giuseppe Bottanelli, classe 1937, originario del bresciano, che arrivò con la famiglia nel capoluogo subalpino negli anni della seconda guerra mondiale.

Tutto ebbe inizio quando suo padre, aiutato dal fratello Antonio, acquistò un paio di camion balilla a gasogeno e fondò la ditta di trasporti Fratelli Bottanelli, dove Giuseppe iniziò il suo primo vero lavoro. Allora aveva solo la licenza media e si diplomò geometra studiando alle scuole serali, e questo risultato lo convinse a diventare indipendente. «Non ero mai uscito da quelle Valli – racconta Giuseppe Bottanelli, presidente di Profilmec Group –. Quando vidi per la prima volta il Lago d'Iseo, lo scambiai per il mare...». Con il tempo il geometra, attratto dal ferro, fece ingresso nel settore tubi. Gli inizi furono difficili ma, con gli anni, la situazione migliorò. Fu sua l’invenzione della Ioder, la prima macchina per la realizzazione di tubi in acciaio.

L'avventura del ferro iniziò alla periferia di Torino, dove spesso la troncatrice volante della profilatrice si bloccava e il tubo continuava ad uscire alla velocità di 36 metri al minuto, e uno degli operai doveva metterselo in spalla e trasferirsi in strada perché all'interno non c'era lo spazio, mentre un altro provvedeva a fermare il traffico. Il periodo è quello delle grandi dinastie italiane rappresentate dagli Agnelli e dai Pirelli, e Bottanelli fu chiamato dalla Fiat per realizzare, tra l’altro, i paraurti della 500, che motorizzò l'Italia.

Profilmec Group – impegnata anche sul fronte sociale – vanta una gamma di prodotti diversificata, che trovano impiego in svariati settori. Ed è in corso di valutazione l’ampliamento del processo produttivo attuale con una specifica lavorazione in modo da sviluppare la gamma offerta con componenti già finiti.

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