3/4 Salute / Gli Pfas si accumulano nel sangue e nel fegato
Poiché non vengono smaltiti dall'organismo umano, gli Pfas si accumulano nel sangue e nel fegato. Anche le piccole quantità, ciascuna delle quali è irrilevante, con il tempo si accumulano in quantità sempre più rilevanti continuando a circolare nel sangue e nel fegato che lo filtra. Poiché sono repellenti dei grassi, gli Pfas non si inertizzano accumulandosi nei grassi e invece continuano a circolare legandosi con le proteine e, nel caso di donne incinte, trasferendosi al feto tramite il cordone ombelicale. Pare che gli Pfas possano interferire con il ciclo dei grassi, come il colesterolo, e che possano avere effetti sulla tiroide; non sono stati condotti studi su eventuali effetti negativi o su benefìci terapeutici. Non vi sono chiarezze sull'eventuale rischio di cancro. Per ora studi epidemiologici sull'uomo sono stati condotti solamente in Ohio (dove vi fu un'importante contaminazione) e ora studi a lungo termine anche in Veneto. Ma questa tipologia di composti è ancora troppo “giovane” per avere una storia sanitaria oggi rilevabile.
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