Economia

Grazie al nuovo Brennero le Alpi si attraverseranno in 25 minuti

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il maxi-tunnel ferroviario

Grazie al nuovo Brennero le Alpi si attraverseranno in 25 minuti

Percorrere le Alpi in 25 minuti, a fronte degli attuali 80 minuti, a una velocità superiore ai 200 chilometri l’ora. Fantascienza? No, realtà. A partire dal 2027 quando sarà ultimato il nuovo tunnel ferroviario del Brennero tra Fortezza e Innsbruck. Il punto sull’avanzamento dell’opera è stato fatto ieri, a Trento, dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dall’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana(Rfi), Maurizio Gentile, al convegno “Il Corridoio del Brennero per connettere l’Italia, un’opportunità per il Trentino e per il Paese”.

«Non c’è sviluppo senza connessioni - dice Delrio - e questo nuovo progetto di perforazione delle Alpi, di portata storica per il nostro Paese, accorcerà le distanze tra il Trentino-Alto Adige e il cuore dell’Europa. Ricordiamoci che le vera ricchezza dell’Italia è nell’import-export con l’Europa, la Cina è 25 volte minore come valore delle merci rispetto al commercio con l’Europa».

Attualmente, sotto il passo del Brennero si sta costruendo quello che un giorno diventerà il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo. Collegherà l’Italia con l’Austria unendo il Tirolo con l’Alto Adige. La galleria di base del Brennero offrirà nuove prospettive al traffico merci, agevolando il trasferimento della merce dalla strada ai binari. La galleria di base del Brennero presenta un tracciato pressoché pianeggiante, riducendo così la distanza tra Innsbruck e Fortezza a soli 55 chilometri contro i 75 chilometri della linea storica.

Con quasi 47 milioni di tonnellate di merce sugli oltre 160 milioni che varcano i confini terrestri nazionali, il Corridoio multimodale del Brennero già oggi rappresenta di gran lunga il più trafficato corridoio transalpino e, dunque, il principale elemento di connessione tra l’Italia e l’Europa e, in prospettiva, non potrà che accrescere il suo ruolo. Basti pensare che la realizzazione del solo tunnel di base, che sarà completata nel 2027 e costerà all’Italia 4,4 miliardi di euro, che diventano 5,92 miliardi di euro considerando anche altri interventi lungo la direttrice ferroviaria, consentirà di risparmiare circa un’ora di viaggio a merci e passeggeri. Inoltre, consentirà di sviluppare treni merci molto più competitivi in quanto con un solo locomotore sarà possibile trainare treni lunghi 750 metri e pesanti 1.600 tonnellate, a fronte del doppio locomotore che oggi seve per trainare treni di 450 metri e 1.200 tonnellate. A questa contabilità, va aggiunto il fondamentale vantaggio ambientale con la possibilità di assorbire una buona parte del carico di Tir che ammontano nel 2016 a 2,2 milioni di mezzi con portata superiore alle 3,5 tonnellate.

«Il Brennero - spiega Ennio Cascetta, amministratore unico Ram Logistica, Infrastrutture e Trasporti Spa - è il primo valico ed è il più importante legame tra il nostro Paese e l’Europa ma è cambiata la composizione del traffico, servono treni più lunghi e più alti e questa è una scelta epocale. Il tunnel del Brennero è un’opera ferroviaria gigantesca. Si tratta di un’opera utile che serve e giustifica la quantità di risorse investite se però è parte di un sistema, ossia se si possono raggiungere i porti, i centri intermodali e se le strade sono connesse». La nuova galleria Brennero rappresenta la parte centrale del corridoio Ten-T che parte dalla Scandinavia e arriva a Malta. «Con le nuove opere - chiarisce Gentile - potranno essere separati i flussi di traffici merci da quelli passeggeri». L’obiettivo è arrivare a un treno merci europeo che, dal 2027, colleghi il Brennero al porto di Gioia Tauro, in Calabria, passando sia per l’Adriatica sia per la Tirrenica. Un’opportunità in più per le imprese italiane che esportano.

Ieri intanto Rfi e Interbrennero, la società che gestisce l’area dell’Interporto di Trento, al termine del convegno hanno firmato un accordo per dotare il terminal di Trento Roncafort di due nuovi binari (lunghezza 750 metri) e per lo sviluppo del servizio di autostrada viaggiante. E le Province di Trento e Bolzano, da parte loro, hanno annunciato l’introduzione di incentivi al trasferimento modale delle merci dalla strada alla ferrovia che andranno ad aggiungersi al ferrobonus nazionale.

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