Economia

PoliHub sul podio mondiale degli incubatori

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INNOVAZIONE

PoliHub sul podio mondiale degli incubatori


Terzo al mondo tra 1370 realtà, unico italiano nella top 20. PoliHub, l'incubatore universitario del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano, scala le classifiche globali e rispetto al ranking 2015 guadagna due posizioni.

A “premiarlo”, nel corso del world incubation summit di Toronto in Canada,  è l’associazione indipendente svedese Ubi, che dal 2013 misura le performance degli incubatori universitari.

Al primo posto, a pari merito, si sono posizionati l'inglese SETsquared (incubatore derivante dell'alleanza fra le università di Bath, Bristol, Exeter, Southampton and Surrey) e il Canadese DMZ della Ryerson University.

Subito dietro Polihub, in realtà parte di un progetto più ampio.

L’incubatore si trova infatti all’interno del distretto di innovazione che il Politecnico di Milano ha costituito nel Campus di Bovisa, riconosciuto a livello internazionale per la capacità di generare imprese tecnologiche ad alto potenziale di business e ora scelto anche dal primo incubatore al mondo, il gruppo cinese TusStar, come sede del proprio hub europeo di innovazione. Oltre a PoliHub, il Distretto ospita i laboratori dei Dipartimenti di Ingegneria industriale, i laboratori di Design e il FaBLAB PoliFactory.


La valutazione di UBI 2018 ha preso in considerazione 1.370 incubatori al mondo e si è basata su tre aree principali di valutazione: il valore generato per l'ecosistema (es. numero di startup incubate, fatturato delle startup, posti di lavoro, finanziamenti ottenuti, etc.), il valore per le startup incubate (es. quantità e qualità dei servizi offerti alle startup, numero di relazioni con imprese, università, finanziatori, etc.) e l'attrattività per l'ecosistema (es. numero di idee valutate, tasso di crescita e sopravvivenza delle startup una volta uscite, etc.).

«La notizia - spiega Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano - non ci trova impreparati: il distretto che sta nascendo a Bovisa è un eco-sistema di startup, laboratori universitari e imprese che ridisegna gli sviluppi futuri tramite l'innovazione tecnologica. Il più importante incubatore universitario, Tus Star, della Tsinguha University, ha già deciso di riconoscerci questo ruolo. Ora con questo importante premio cresce il nostro posizionamento internazionale. Al fianco di queste realtà vedo sempre di più l'interesse delle grandi imprese che possono trovare le congiunture necessarie e le condizioni per creare quella massa critica indispensabile ad essere attrattivi e competitivi».

«È la conferma del ruolo centrale di PoliHub nel sistema dell'imprenditorialità tecnologica innovativa italiana – aggiunge Stefano Mainetti, Ceo di Polihub -, i risultati conseguiti dalle più di 100 startup incubate e la solida collaborazione con il Politecnico per il trasferimento tecnologico sono alla base di questo successo. La strategia di lungo periodo impostata ci rende confidenti di poter sviluppare ulteriormente il distretto di PoliHub a beneficio di tutto l'ecosistema italiano dell'innovazione».

Fondato nel 2000, più volte ampliato per accogliere la crescente domanda di spazi, PoliHub ospita attualmente 113 realtà suddivise tra progetti di accelerazione (41), startup (47) e aziende del distretto (25).

Questi i numeri del 2017: 1270 idee raccolte, 41 progetti imprenditoriali in accelerazione, oltre 550 impiegati nelle startup operanti, 12 milioni di euro di finanziamento a favore delle startup. La missione è quella di supportare le startup altamente innovative con modelli di business scalabili e di spingere i processi di cross-fertilizzazione tra le diverse startup. Per fare questo PoliHub opera attraverso lo scambio di esperienze, la condivisione di conoscenze, la contaminazione reciproca e il confronto tra imprenditori.

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