Economia

Prevenzione contro le molestie in azienda con psicologa e avvocate

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lavoro e tutele

Prevenzione contro le molestie in azienda con psicologa e avvocate

Una psicologa e tre avvocatesse, due civiliste e una penalista, per spiegare come si riconosce una molestia nel luogo di lavoro e quali sono gli strumenti giuridici per tutelare la vittima, che spesso si sente sola e non ha il coraggio di sporgere denuncia. A Camposanto di Modena la prevenzione e il contrasto del fenomeno delle molestie e delle discriminazioni sono diventati attività formativa grazie a una intesa tra i vertici della sede modenese della multinazionale irlandese Smurfit Kappa, specializzata nella produzione di scatole di cartone ondulato, e Cgil, Cisl e Uil.

Tutti i 120 dipendenti dello stabilimento di Camposanto – tra questi 19 donne – sono stati coinvolti in una prima fase di formazione durante la quale l’azienda e i sindacati si sono avvalsi della collaborazione di professioniste dell’associazione Donne e Giustizia di Modena: la psicologa ha illustrato il quadro generale delle molestie, intese come comportamenti reiterati nel tempo, le avvocatesse hanno spiegato quali sono le azioni legali che le donne possono intraprendere per difendersi. Tutto nasce dall’accordo nazionale tra sindacati e Confindustria che dal gennaio del 2016 impegna le aziende a promuovere iniziative di prevenzione. Un accordo seguito in provincia di Modena da un protocollo firmato dalle stesse organizzazioni sindacali e dalle associazioni di categoria e che prevede specifiche attività formative per sensibilizzare i lavoratori e le aziende.

«Smurfit Kappa, che si è mostrata molto sensibile al tema, è il primo caso e fa da apripista», spiega Tamara Calzolari, della segreteria provinciale della Cgil. «L’attività di formazione – prosegue Calzolari - è stata decisa durante la contrattazione aziendale e ha ottenuto un largo consenso tra i lavoratori. Adesso proseguiamo con altre aziende, una del comparto carni e una del settore metalmeccanico». Al primo incontro seguirà ora una seconda fase formativa durante la quale gruppi rappresentativi di tutti i reparti dello stabilimento metteranno a punto le misure di prevenzione considerate più idonee, «per far crescere la consapevolezza che di fronte a una molestia è possibile allertare l’azienda senza il timore di essere licenziate», spiega Calzolari. Lo stabilimento di Camposanto è uno delle 370 fabbriche nel mondo del colosso di Dublino, al quale fanno capo a livello globale 45mila addetti.

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