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Dossier I russi rimettono piede in Versilia, gli americani continuano a comprare

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    Dossier | N. 11 articoliRapporto Toscana

    I russi rimettono piede in Versilia, gli americani continuano a comprare

    Prima si sono riaffacciati da turisti, tornando a ripopolare le seconde case e gli alberghi della Versilia e di Firenze, poi hanno ricominciato a investire nel mercato immobiliare alberghiero, infine hanno triplicato i voli low cost aggiungendo la tratta San Pietroburgo-Pisa e raddoppiando quella da Mosca della compagnia Pobega (Gruppo Aeroflot). I russi sono tornati in Toscana da protagonisti,dopo il rallentamento dei flussi degli ultimi anni. E il 25 aprile il magnate russo Oleg Tinkov, già neo-proprietario del Bagno Minerva, inaugurerà in grande stile il palazzo La Datcha (prenotabile solo per intero e già sold out fino a fine anno), nato dallo storico Nettuno a Forte dei Marmi: un investimento da 20 milioni. «I russi sono tornati e anche quest’anno prevediamo molti turisti da Emirati e Arabia Saudita - conferma il presidente di Federalberghi Toscana, Paolo Corchia -. Tra le note positive, la riscoperta delle bellezze della regione da parte degli italiani».

    Il 2017 è stato un altro anno brillante per il turismo in Toscana: secondo i dati del Centro studi turistici di Firenze (Cst), la regione ha registrato 14 milioni di arrivi (+3% rispetto al 2016) e oltre 46 milioni di presenze ufficiali (+2,3%), per il 54% straniere. Se includiamo anche le seconde case e le case-vacanza i pernottamenti sono stati oltre 85 milioni. L’annata ha portato, oltre che il ritorno dei russi, un rinnovato interesse da parte degli americani, da sempre affascinati dai paesaggi toscani. Non a caso, il fondo americano York Capital, insieme alla società di investimenti Feidos guidata dal manager Massimo Caputi, a fine 2017 ha investito 40 milioni per rilevare dalla famiglia Manuli il 100% delle Terme di Saturnia, nel comune di Manciano (Grosseto), con il resort e un campo da golf su 70 ettari. Si prospettano investimenti promozionali rilevanti, per richiamare più clienti dall’estero. Obiettivo simile al Castello di Casole, in provincia di Siena, acquisito dal gruppo inglese dell’hôtellerie Belmond a inizio anno per circa 40 milioni e oggetto di un restyling da 7,3 milioni in 4 anni.

    Intanto, la Regione punta a diversificare l’offerta, proponendo anche itinerari sportivi e legati al benessere. e puntando su 124 borghi di grande fascino e sul turismo-avventura. «Il 2018 sarà l’anno del turismo legato alla natura - dice Alberto Peruzzini, direttore dell’agenzia regionale Toscana Promozione turistica -. L’offerta sta cambiando, la sfida è personalizzare i servizi: tra le attività proposte puntiamo su paracadutismo e mountain bike».

    Il direttore scientifico del Cst, Alessandro Tortelli, stima un’ulteriore crescita dei flussi turistici quest’anno. «Chiudere il 2018 con 48 milioni di presenze ufficiali non è utopia - dice -. Ci aspettiamo un trend di crescita simile al 2017, in cui il comparto alberghiero ha registrato un +3,1% e quello extralberghiero un +2,2%». I primi segnali positivi dovrebbero arrivare dal ponte di Pasqua e il meteo giocherà un ruolo fondamentale: il Cst, tra alberghi, B&B e agriturismi, prevede un tasso di saturazione del 60%.

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