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Dossier L’algoritmo usato per Virgo prestato alla ricerca medica

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    Dossier | N. 11 articoliRapporto Toscana

    L’algoritmo usato per Virgo prestato alla ricerca medica

    È noto per la rilevazione delle onde gravitazionali, ma l’interferometro Virgo di Cascina (Pisa) potrebbe legare il suo nome anche alla diagnosi precoce dell’Alzheimer e del Parkinson. Questo grazie all’utilizzo in medicina dell’algoritmo che oggi serve a elaborare i dati del rilevatore. A studiare questa nuova frontiera è un’equipe di fisici guidati da Andrea Chincarini, che sta applicando al campo medico le ricerche svolte all’interno dell’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego) che ospita Virgo.

    «Per carpire i segnali delle onde gravitazionali - spiega Chincarini - usiamo tecniche sofisticate, che possono anche servire a individuare le tracce che le malattie neurodegenerative iniziano a lasciare sul paziente molti anni prima che si manifestino». Questo metodo di analisi è in fase di sperimentazione in tre cliniche di Genova, Brescia e Perugia; l’obiettivo è lanciare entro la fine del 2019 una piattaforma web che permetta di condividere con tutti gli ospedali i referti elaborati con l’algoritmo dei fisici di Virgo.

    Un altro fronte su cui i ricercatori lavorano riguarda i terremoti: lo scopo è riuscire a prevedere l’evento sismico qualche secondo prima, grazie ai segnali emanati dal terreno. Questi esperimenti dimostrano che il laboratorio di Cascina è una fucina di ricerca e innovazione con grandi potenzialità anche in termini di trasferimento tecnologico alle imprese. «Le nostre ricerche - spiega il responsabile di Virgo, Giovanni Losurdo - sono decenni avanti rispetto all’industria di oggi, ma sono pronto a scommettere che le tecnologie sviluppate qui tra vent’anni troveranno molte applicazioni pratiche». Meccanica di precisione, scienza dei materiali e ottica i settori che potranno avere i maggiori benefici.

    Tra le aziende cresciute grazie a Virgo c’è la lucchese Galli e Morelli che ha costruito i superattenuatori, utili a proteggere dalle vibrazioni del terreno gli specchi del rilevatore. Questa tecnologia, spiega Carlo Galli, uno dei titolari della storica Officina di meccanica, è stata applicata ad altri progetti di università e di centri di ricerca come Cern, Albert Einstein institute di Hannover, Nasa, Institute for Cosmic ray research (Icrr) di Tokyo.

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