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Sostenibilità, innovazione e giovani: ecco i protagonisti del…

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Sostenibilità, innovazione e giovani: ecco i protagonisti del Salone 2018

o spessore di piani, fianchi e mensole della nuova cucina progettata da Marc Sadler per Euromobil, presentata al Salone del Mobile che ieri ha aperto i suoi battenti a Milano. Tutti i pannelli sembrano lame, ci spiega il designer, ammettendo: «Non è stato facile ottenere questo risultato. Ma il savoir faire italiano lo ha reso possibile».

Eccolo il «saper fare» italiano: tradizione artigianale, cura per il dettaglio, innovazione tecnologica e voglia di rischiare. Tutto questo fa il successo del Salone del Mobile – con i suoi 2mila espositori e oltre 300mila visitatori attesi – e della «Design Week» milanese. E tutto questo fa dell’arredo-design un settore industriale in cui l’Italia è leader nel mondo, con le sue 29mila aziende che nel 2017 hanno realizzato quasi 27 miliardi di fatturato, con risultati brillanti proprio sui mercati esteri.

La lezione del design
«Un settore che ci dà molti insegnamenti – ha detto il premier Paolo Gentiloni, che ieri ha inaugurato la 57esima edizione del Salone del Mobile –. In occasioni come queste l’Italia mostra molte delle sue qualità migliori: le energie, le potenzialità, il legame che c’è tra la cultura d’impresa e la capacità di innovare e di comunicare».

Proprio cultura, impresa e comunicazione sono tra le parole contenute nel Manifesto del Salone del Mobile, come ricorda il suo presidente, Claudio Luti: «La fortuna di questa fiera è la presenza di una grande filiera produttiva alle sue spalle, unica al mondo, e questo spiega perché ogni anno tutto il mondo viene a visitare il nostro Salone e tanti giovani designer vengono a studiare a Milano o a cercare lavoro nelle nostre imprese».

Successo internazionale
Questo mix di tradizione e innovazione, di sostenibilità ambientale e marketing globale spiega il successo di questo settore e del Salone in tutto il mondo. «Il contributo della filiera legno-arredo alla bilancia commerciale italiana nel 2017 – ha ricordato il premier uscente – è stato di 7,5 miliardi. Un contributo importante, merito delle imprese, delle famiglie e delle comunità». Ma merito anche di alcune misure attuate dal governo a sostegno del made in Italy. Anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha indicato l’industria dell’arredo come specchio delle migliori qualità del Paese: «Quando entrano in gioco bellezza ed equilibrio – ha detto – entra in gioco l’Italia. Al Salone vediamo tanti esempi di creatività delle nostre imprese. La sfida del Paese è passare dalla creatività alle potenzialità». Boccia ha ricordato anche le altre sfide che l’Italia deve vincere per mantenere il ruolo di secondo Paese manifatturiero d’Europa: lavoro, giovani, Industria 4.0.Tutti elementi che al Salone del mobile trovano alcune tra le espressioni più riuscite. «Di Industria 4.0 i padri sono i governi – ha osservato – ma la madre sono le imprese. Nel 2017 gli investimenti privati sono cresciuti del 30% e l’export del 7%». È importante non smontare le riforme fatte, ha concluso Boccia: oltre a Industria 4.0, anche pensioni e Jobs Act.

Innovazione e ricerca
Innovazione e ricerca, Industria 4.0 e formazione sono temi cruciali anche per la crescita delle imprese dell’arredo, ha osservato il presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini: un settore in crescita nel 2017 sia sui mercati esteri (+3,1%), sia sul mercato domestico, che vale 16,9 miliardi ed è cresciuto dell’1,6% l’anno scorso, consolidando la ripresa avviata nel 2015 grazie soprattutto al bonus mobili.

Non solo fiera al Salone del Mobile: Milano capitale del design

«L’anno scorso le imprese del legno-arredo hanno investito in innovazione, intesa come ricerca e sviluppo e investimenti produttivi, in media il 4,2% del fatturato – ha detto Orsini – contro il 2,2% dell’anno prima». L’innovazione – nei materiali, nelle forme, nelle soluzioni e nelle tecnologie – è del resto uno degli elementi che saltano agli occhi girando tra gli stand del Salone del Mobile 2018. E non soltanto nei settori dove l’elemento tecnologico è più evidente – come le cucine e i bagni – ma anche in quelli più tradizionali, come il living o le camere da letto. Un esempio è il tavolo Bold dell’azienda veneta Lago, che poggia su un unico supporto decentrato, in grado di reggere il peso del piano ultra sottile. Il “trucco” è nell’ombra, un elemento fisico in metallo nero che permette di eliminare la base e dà stabilità al tavolo. Una soluzione che ha richiesto numerosi studi ingegneristici per testare la solidità della struttura. Sul fronte cucine Ernestomeda presenta Airoxide, il nuovo sistema di sanificazione e pulizia dell’aria indoor sviluppato attraverso una tecnologia a ossidazione fotocatalitica che permette di distruggere batteri, muffe e odori che si formano con la presenza di rifiuti organici.

Soluzioni sostenibili
L’evoluzione tecnologica è la premessa per realizzare arredi e soluzioni «green» e sostenibili: le aziende puntano sul risparmio dei consumi (nel caso ad esempio dei rubinetti per bagno e cucine), o sull’utilizzo di materiali naturali, riciclati o riciclabili, dimostrando una crescente attenzione nei confronti della cosiddetta «circular economy». Arper , ad esempio, presenta un primo esperimento di seduta realizzata con materiali riciclati, la Duna 02 disegnata da Lievore Altherr Molina nel 2014 e rivisitata utilizzando una scocca ecosostenibile, realizzata con materiale al 100% riciclato, ottenuto da scarti postindustriali. Nobili rubinetterie propone invece tre miscelatori da cucina che uniscono ergonomia ed efficienza tecnologica, con regolatori dinamici di portata e limitatori di energia che promettono di abbattere i consumi in cucina.

Giovani e formazione
Ma non c’è innovazione senza giovani preparati a sfruttare e utilizzare tutte le potenzialità messe a disposizione dalla trasformazione tecnologica e digitale in atto negli ultimi anni. Anche in questo senso, il Salone e il Fuorisalone – che si svolge contestualmente in tutta Milano – sono una fucina da cui le aziende possono attingere per cercare i talenti di domani: 650 sono i designer under 35 che espongono in fiera a Rho, negli spazi del Salone Satellite, a cui si aggiungono i tanti creativi presenti con i loro prodotti in tutta la città.

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