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«Fondazione e statuto pronti: così regalo l’azienda a cani e gatti»

Pier Giovanni Capellino, fondatore Almo Nature
Pier Giovanni Capellino, fondatore Almo Nature

Una multinazionale regalata agli animali. Non è impazzito Pier Giovanni Capellino, fondatore e ad di Almo Nature, anzi. «Realizzo un mio desiderio, un nuovo modello del produrre: donando il 100% della proprietà e dei diritti di voto della mia società alla Fondazione Capellino trasformo il profitto in solidarietà», racconta. Dal 1° gennaio 2018, infatti, i profitti generati da Almo saranno utilizzati per proteggere tutti gli animali e la Fondazione «avrà come unica finalità la salvaguardia della biodiversità e la difesa dei cani e dei gatti». Non si parla di spiccioli: quella fondata da Capellino è una «multinazionale tascabile» con sede centrale a Genova e filiali in Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia, Olanda, Canada, Stati Uniti e Cina, un giro d’affari di 75 milioni di euro nel 2017 e un utile di una decina di milioni. «L’Ebidta medio è stato del 19% negli ultimi anni e abbiamo subito tre controlli in tre anni dal fisco italiano, tedesco e olandese, senza contestazioni», assicura. Lo statuto, messo a punto dallo studio Bonelli Erede di Genova, è ancora all’approvazione del Prefetto di Genova ma prevede una «donazione radicale» della società che sarà governata da un comitato di sorveglianza composto da membri eletti tra una rosa di nomi proposta da enti terzi e che resterà in carica per un massimo di 3 più 3 anni. «Già non ho più i poteri di prima - dice Capellino -: il primo membro della sorveglianza, Stefano Dagnino, è un commercialista e revisore contabile che non conoscevo prima, molto rigoroso». Ma è quello che voleva. Inoltre, continua Capellino, «potrò essere messo in minoranza ma non potrà essere cambiata la finalità solidale della Fondazione». Nata nel 2000, Almo Nature, «prima azienda al mondo a produrre cibo per cani e gatti con il 100% di ingredienti HFC (Human Food Chain), cioè destinati al consumo umano», ha avviato molti progetti di sostegno agli animali meno fortunati o minacciati, tra cui «A campanion animal is for life», per favorire le adozioni e combattere il randagismo, e «Farmers&Predators», per ridurre il conflitto tra predatori e allevatori e salvare il lupo, per esempio con la fornitura gratuita di cani pastore maremmano abruzzese da guardianìa e il cibo per nutrirli.

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