Frenata in aprile per la produzione industriale che, secondo i dati Istat, registra un calo dell’1,2% rispetto a marzo e anche su base annua segna un rallentamento della crescita rispetto ai mesi precedenti, con un +1,9% nei dati corretti per gli effetti di calendario (+6,7% nei dati grezzi). L’indice destagionalizzato torna ai livelli di febbraio scorso e mostra una crescita congiunturale solo per i beni strumentali (+0,7% su mese, su anno +5,6%). Diminuiscono invece tutti gli altri raggruppamenti: energia (-4,8%), beni di consumo (-1,3%) e beni intermedi (-1,1%).
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano una variazione tendenziale positiva nel comparto dei beni strumentali (+5,6%); in misura più lieve crescono anche i beni di consumo (+1,7%), mentre variazioni negative segnano i beni intermedi (-0,7%) e l’energia (-0,6%). I settori di attività economica che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+11,1%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+8,3%) e della fabbricazione di macchinari e attrezzature (+6,8%). Le diminuzioni maggiori si registrano nell’industria del legno, della carta e stampa (-4,1%), fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-4%) e fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-1,9%).
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