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Dossier Non solo mare: anche l’evento si rivela un volano di sviluppo

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    Dossier | N. 5 articoliRapporto Puglia

    Non solo mare: anche l’evento si rivela un volano di sviluppo

    In principio fu la Notte della Taranta. Un festival diffuso con al centro Melpignano e il celebre concertone di fine agosto. Appuntamento che si rinnova da 21 anni e che porta ogni estate oltre 200mila persone (fra cui vip come la popstar Madonna), fino a creare un business da 12 milioni. Un modello che adesso fa scuola: da un capo all’altro del Tavoliere si moltiplicano gli eventi, anche culturali, capaci di attrarre pubblico. Perché è ormai chiaro che accanto al mare e all’enogastronomia la cultura rappresenta un grande attrattore.

    Lo sanno bene a Polignano a Mare, dove dal 4 al 7 luglio si svolgerà «Il libro possibile», festival dedicato alla lettura giunto alla 17esima edizione. Di rilevanza gli ospiti: il presidente della Camera Roberto Fico, il giurista Sabino Cassese, il prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede Gerhard Ludwig Müller, big come Maurizio De Giovanni e Cristina Comencini.

    «La manifestazione - sottolinea la direttrice artistica, Rosella Santoro - è partita come un esperimento, ma ci abbiamo messo poco a capire che aveva grandi potenzialità, perché il pubblico rispondeva sorprendentemente bene». L’ultima edizione ha registrato 130mila presenze. «E dire - continua Santoro - che, quando partimmo, Polignano era solo meta del gelato serale. Adesso abbiamo un pubblico affezionato che organizza le ferie in base al nostro programma». Alberto Nistrio, presidente dell’Associazione albergatori cittadina, evidenzia come «quando la manifestazione partì in città si contavano cinque B&B, oggi ce ne sono 405».

    In generale il turismo in Puglia registra un andamento positivo. Secondo l’osservatorio regionale, il 2017 si è chiuso con 3,8 milioni di arrivi e 15,1 milioni di presenze, in crescita del 4% e del 4,8% annui. Bene sia le presenze estere (+8,7%) e quelle nazionali (+3,8%). «Tutto lascia presagire - dice Massimo Salomone, coordinatore del gruppo tecnico turismo di Confindustria Puglia - che l’estate 2018 sarà contrassegnata ancora una volta dal segno più». Ma la sfida è destagionalizzare e la cultura può essere d’aiuto. In occasione della mostra su Picasso (fino al 4 novembre a Martina Franca, Ostuni e Mesagne) diverse masserie hanno lanciato pacchetti collegati. Come la Masseria Il melograno, fiore all’occhiello del nuovo brand Talea collection, che ha creato il tour Art experience Martina Franca & Food. E come la Tenuta Moreno (già in sinergia con il Sistema urbano museale di Mesagne), ora in prima fila per la mostra con l’imprenditore e direttore Pierangelo Argentieri, fondatore di Puglia Micexperience (la rete d’impresa promotrice dell’evento) e di Puglia Walking Art. «Con diversi professionisti - spiega Argentieri - abbiamo ideato pacchetti esperienziali con percorsi a piedi, in bici e mezzi elettrici, che aggiungono alla visita della mostra la possibilità di conoscere i borghi dell’Alto Salento e della Valle d’Itria, lasciandosi tentare dalle eccellenze enogastronomiche ».

    C’è anche chi ha creato un museo delle tradizioni contadine in masseria. È il caso di Borgo Valle Rita, esperimento di turismo diffuso che coinvolge 15 strutture ricettive dell’Alta Murgia e unisce le attività di country resort e agricoltura bio. «I restauri delle strutture - racconta il patron, Carlo Lunati - hanno fatto sì che entrassimo in possesso di reperti secolari che testimoniano le antiche radici agricole di questo territorio».

    «È solo dalla valorizzazione delle radici storiche e culturali che si può consolidare un turismo di qualità, attirando nuovi visitatori dall’estero interessati non solo alle bellezze naturali ma alla scoperta del nostro incredibile patrimonio artistico», spiega Marisa Lisi Melpignano, pioniera, con la Masseria San Domenico, dell’ospitalità d’élite pugliese. Non a caso, San Domenico Hotels (in cui spicca Borgo Egnazia) e la Fondazione San Domenico puntano, dopo la valorizzazione della necropoli di Egnathia e del parco rupestre di Lama d’Antico, alla creazione nella ex marmeria di Savelletri di uno spazio espositivo e un teatro all’aperto con una stagione artistica animata da grandi artisti e da giovani.

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