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Investindustrial si rafforza nel design: rilevata la danese Louis Poulsen

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Investindustrial si rafforza nel design: rilevata la danese Louis Poulsen

Nuova acquisizione nel design per Investindustrial, società di investimento che conta già tra le sue controllate aziende come Flos, B&B Italia, Arclinea e la britannica Oka. L’ultima operazione riguarda Louis Poulsen, azienda danese dell’illuminazione di lusso, fondata nel 1874 a Copenaghen e oggi tra i più importanti brand mondiali del settore, con un fatturato di circa 107 milioni di euro nel 2017 e una presenza distributiva particolarmente radicata nel Nord Europa, negli Stati Uniti e in Giappone.

«L’Italia e i marchi italiani restano il focus principale dei nostri investimenti nel design per i prossimi cinque anni – spiega Andrea Bonomi, presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial – ma stiamo guardano e guarderemo anche all’estero, ovunque vi siano realtà imprenditoriali che rispondono al nostro progetto industriale». Un progetto sul lungo termine, di valorizzazione e accompagnamento alla crescita di «aziende che alle spalle hanno famiglie, storia, brand iconici, un posizionamento sull’alto di gamma e potenzialità di sviluppo internazionale», precisa Bonomi.

Quanto alla presenza nel portafoglio Investindustrial di due importanti marchi dell’illuminazione (Flos e Poulsen), si tratta per Bonomi di una potenzialità in più: «Sono marchi simili per qualità e posizionamento, ma diversi per stile – osserva –. Entrambi rappresentano un pezzo di storia del design del proprio Paese ed è questo che a noi interessa». Per Søren Mygind Eskildsen, ad di Louis Poulsen, «Il settore dell’illuminazione a livello globale è solido e siamo felici di poter lavorare con Investindustrial per crescere ulteriormente a livello internazionale, potendo contare sulla sua esperienza nel design e nell’internazionalizzazione dei brand».

Con quest’ultima acquisizione (prossima al 100% e che sarà perfezionata nel terzo trimestre dell’anno), la società di Bonomi è a metà strada del progetto di investimenti nel design, avviato circa quattro anni fa proprio con l’acquisizione di Flos: «Non stiamo costruendo un gruppo in senso stretto – dice Bonomi – ma certamente stiamo creando una piattaforma di eccellenze del settore che un domani, se i nostri soci imprenditori lo vorranno, potranno unire le forze».

Tutte insieme, queste realtà generano oggi un fatturato superiore ai 600 milioni di euro, un Ebitda di oltre 130 milioni e contano circa 1.900 collaboratori. Le aziende hanno seguito percorsi di sviluppo diversi, nel corso di questi anni: B&B Italia ha puntato soprattutto su una crescita organica, mentre con Flos si è lavorato maggiormente sul fronte delle acquisizioni. Il fattore che accomuna l’intero progetto è il sostegno, da parte di Investindustrial, alla globalizzazione delle società controllate. «C’è ancora molto da fare, soprattutto in mercati come Stati Uniti e Asia e nel settore del contract», aggiunge Bonomi.

Che cosa accadrà nei prossimi cinque anni, è difficile dirlo: all’orizzonte potrebbe esserci anche la quotazione in Borsa. «Ma non abbiamo fretta – conclude il presidente –. Il sogno di tutti i soci è che questo progetto rimanga indipendente e possa andare avanti con le proprie gambe. Noi continueremo a investire nel design, in Italia e all’estero».

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