Economia

Made in Italy, i cinesi di Haier si comprano Candy per 475 milioni

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ELETTRODOMESTICI

Made in Italy, i cinesi di Haier si comprano Candy per 475 milioni

Il gruppo cinese Qingdao Haier si compra per 475 milioni di euro gli elettrodomestici Candy. Lo ha annunciato il gruppo quotato a Shanghai sottolineando che acquisirà il 100% dell’azienda dai due soci italiani. La società della famiglia Fumagalli è solo l’ultimo dei marchi italiani che passa in mani estere, in particolare Candy era l’ultimo storico brand italiano del bianco (ora sul mercato rimane solo It Wash con produzione tutta tricolore, una iniziativa avviata in provincia di Napoli nel 2000 che ha recentemente rilevato il marchio San Giorgio). Haier è il maggior gruppo al mondo per la produzione di elettrodomestici ed è leader mondiale nel segmento delle lavatrici con il 14,3% di quota di mercato. L’acquisizione sarà operativa dal 2019: Haier stabilirà a Brugherio il suo quartier generale europeo.

In Italia i cinesi avevano già tentato un primo approccio, scegliendo nel 2001 Campodoro, in provincia di Padova, come base produttiva di frigoriferi per l’Europa Alla fine del 2015, però, la decisione di cessare l’attività e avviare le procedure per la cassa integrazione straordinaria per crisi per un centinaio di addetti, non riuscendo, negli anni, a raggiungere l’equilibrio finanziario necessario alla prosecuzione. In Italia, Haier è presente oggi con società che si occupano di distribuzione

Fonti vicine all’operazione sottolineano che la trattativa tra i cinesi e la famiglia Fumagalli era stata avviata da mesi, con un’ipotesi iniziale di una cessione del 20% del capitale. Nelle ultime settimane era stata aperta la data room e si sono succedute a Brugherio, sede di Candy, le visite delle delegazioni da Qingdao per procedere alla due diligence, finalizzata al closing annunciato oggi.

«Nell’era dell’IoT - ha dichiarato Liang Haishan, presidente del Consiglio di amministrazione di Qingdao Haier - facendo leva sulle sue forti capacità di ricerca e sviluppo, Candy Group si è focalizzata sull’applicazione delle tecnologie di rete agli elettrodomestici tradizionali, obiettivo che si allinea perfettamente con la strategia Eco-brand di Haier. Riteniamo che questa operazione segni l’inizio di una cooperazione strategica di successo tra Haier e Candy Group, che non solo stimolerà il potenziale del mercato degli elettrodomestici intelligenti, ma ispirerà anche il settore a mantenersi all’avanguardia per migliorare l'esperienza del cliente». Beppe e Aldo Fumagalli hanno dichiarato: «siamo felici di entrare in Haier. Qingdao Haier e Candy Group condividono la stessa visione, che è quella di continuare a migliorare la qualità della vita delle famiglie. Crediamo che la capacità di innovazione, tecnologia e design unite allo stile italiano di Candy si integreranno perfettamente con il modello operativo di Qingdao Haier. Insieme soddisferemo meglio le crescenti richieste di prodotti più personalizzati e renderemo migliore e più semplice la vita delle persone».

L’anno scorso l’azienda brianzola ha fatturato 1,14 miliardi, in crescita del 10% sul 2016 (l’obiettivo di medio periodo è 2 miliardi di ricavi). L’Ebit è salito del 3,8%, a oltre 44 milioni, mentre l’utile netto si è ridotto da 12 a 2,2 milioni; su questo risultato pesa però uno stanziamento di natura straordinaria e non ricorrente a un fondo per rischi futuri. In calo da 139,4 a 114 milioni la posizione finanziaria netta, a cui si aggiunge un prestito obbligazionario di 40 milioni della famiglia. L’anno scorso sono stati investiti 40 milioni, in linea con il piano da 105 milioni che si concluderà nel 2019.

L’azienda possiede già uno stabilimento produttivo in Cina, nel Guandong, che si affianca a quello di Brugherio, e agli altri 4 attivi sul mercato Emea (uno in Francia, uno in Russia e due in Turchia, uno di questi in fase di avvio in questi mesi). Qingdao Haier è stata fondata il 28 aprile 1989. La società è quotata alla Borsa di Shanghai e ha un giro d’affari di 242 miliardi di yuan e 108 stabilimenti produttivi nel mondo.

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