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Dossier Investimenti in hi-tech ma anche nel training

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    Dossier | N. 7 articoliIncentivi 4.0 alla svolta

    Investimenti in hi-tech ma anche nel training

    Una piccola azienda, che ha scommesso sull’industria 4.0 con un investimento di 5 milioni di euro per il nuovo stabilimento di Bagnacavallo (Ravenna) e che punta sull’aggiornamento continuo dei dipendenti. È la Melandri Guadenzio, impresa romagnola nata nel 1947 che importa, seleziona, confeziona e commercializza legumi, cereali, zuppe e semi oleosi ottenuti dall’agricoltura biologica e da quella convenzionale. Ha un fatturato di 10 milioni di euro e 15 dipendenti e destina mediamente ogni anno circa il 2% dei ricavi alla formazione.

    Dalla scorsa primavera la Melandri Gaudenzio è impegnata in un piano formativo sulla digitalizzazione del processo produttivo che prevede il coinvolgimento di tutti i lavoratori, a partire dai capi reparto, e che si completerà a dicembre. In fabbrica infatti sono entrati robot, così come il nuovo software gestionale interconnesso con ogni singola macchina.

    «Per noi investire sul capitale umano è strategico per lo sviluppo», dice la presidente Roberta Colla Melandri, che ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia fondata dal nonno. «I robot – prosegue Melandri - non sostituiscono la manodopera, al contrario le forniscono un ausilio per rendere più snello ed efficiente il processo produttivo. Tra i nostri principali obiettivi, oltre a quelli di mantenere le attuali quote di mercato e di ottimizzare la produzione, c’è il costante miglioramento delle condizioni di lavoro dei collaboratori».

    Con il training on the job oggi gli addetti dell’impresa romagnola interagiscono con gli impianti digitalizzati, che comprendono anche un’area di pallettizzazione dove due robot antropomorfi gestiscono il fine linea della produzione. Training che va di pari passo con quello sulla sicurezza ma anche con quello sugli aggiornamenti legislativi in campo alimentare. L’azienda ha ottenuto la certificazione IFS (International Food Standard) il “bollino” che attesta la qualità dei processi produttivi nel settore. E promuove anche attività di formazione sull’evoluzione delle normative che riguardano le etichettature.

    L’investimento sullo stabilimento 4.0 ha previsto un ampliamento del sito produttivo di 4.800 metri quadrati. Oggi fabbrica, uffici e magazzini occupano una superficie di 12.500 metri quadrati, dove oltre ai reparti di produzione e all’area logistica e amministrativa ha trovato spazio anche una nuova aula per le attività formative. «Ogni anno – sottolinea Melandri – predisponiamo un piano di formazione».

    Il mercato a cui si rivolge l’azienda è prevalentemente quello domestico. I suoi clienti non sono soltanto le principali catene della grande distribuzione organizzata ma anche i grossisti e i commercianti al dettaglio.

    Tra i nuovi impianti realizzati c’è anche il “fasciatore” automatico, che sigilla i singoli pallet apponendo l’etichetta identificativa. Inaugurato a luglio, è già pienamente operativo.

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