Economia

Ad agosto (+1,7%) rimbalza la produzione. Ma il…

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ISTAT

Ad agosto (+1,7%) rimbalza la produzione. Ma il bilancio annuo peggiora

Con una crescita congiunturale dell’1,7%, il valore più alto dallo scorso dicembre, la produzione industriale di agosto recupera lo scivolone di luglio, anche se i segnali di debolezza continuano ad essere evidenti. Nella media del trimestre il dato resta infatti ancora leggermente negativo (-0,2%) ma ciò che più preoccupa è la seconda flessione consecutiva su base annua dopo due anni di crescita ininterrotta.

La performance mensile dell’Italia è comunque superiore rispetto a quella dei nostri principali partner, con la Germania in frenata dello 0,3%, la Francia in crescita all’opposto di tre decimali. In termini tendenziali il calo è dello 0,8%, dopo il -1,3% di luglio. Beni di consumo durevoli e strumentali, sia in termini mensili che annui, sviluppano le migliori performance, mentre altrove ci sono segni meno.

Ad affondare la media annua è soprattutto il brusco arretramento del comparto farmaceutico, che rispetto ad agosto 2017 riduce la propria produzione di quasi il 20%. Si tratta però più che altro di un effetto statistico, dopo il balzo altrettanto ampio dell’agosto 2017, quando la produzione del comparto si era impennata di oltre il 22%. Dall’inizio dell’anno la performance del comparto resta positiva del 3,8%, oltre il doppio della media dell’industria.

I segni meno sono tuttavia nel mese anche altri, come ad esempio alimentari, metallurgia e gomma-plastica, a segnalare un clima meno euforico rispetto al passato . Mezzi di trasporto (non le auto però, che cedono il 2,5%) e macchinari sono all’opposto i comparti migliori (+3,8% in entrambi i casi), con i beni strumentali a confermare il momento magico grazie alla massa di ordini arrivata lo scorso anno, in grado di spingere ad esempio il comparto delle macchine utensili al nuovo record storico in termini di utilizzo della capacità produttiva, ben oltre l’80%.

Con la frenata tendenziale di agosto il bilancio dell’output dei primi otto mesi dell’anno si riduce ad un magro +1,8%, siamo esattamente alla metà della performance 2017. E il trend pare indicare che il bilancio di dicembre difficilmente potrà essere migliore.

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