Economia

Fluminimaggiore, un paese intero diventa residenza per gli anziani Ue

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sardegna

Fluminimaggiore, un paese intero diventa residenza per gli anziani Ue

Fluminimaggiore: una cooperativa di comunità pronta a gestire un paese che, sfruttando le seconde case sfitte, si trasforma in residenza diffusa per pensionati d'Europa. La strada per contrastare spopolamento e crisi economica a Fluminimaggiore (paese ex minerario di tremila abitanti nell'Iglesiente) passa per le case vuote e la partecipazione dell'intera popolazione riunita in una grande coop. Archiviata la stagione mineraria e industriale (oggi con la chiusura delle miniere metallifere resta aperto ai visitatori e studiosi solo come museo il sito di Su Zurfuru) il paese, alle prese con lo spopolamento che ha visto calare la popolazione di 400 abitanti negli ultimi vent'anni, prova a seguire un'altra strada. Partendo dalle risorse locali seguendo il filo che unisce immobili ad ambiente, mare, agroindustria e archeologia mineraria. Punto di partenza la costituzione di una cooperativa di comunità che possa allestire e gestire l'intero sistema. Il progetto, che è già in fase di elaborazione («a tal proposito si utilizzerà anche la norma varata questa estate dalla Regione»), ha già suscitato l'interesse delle diverse associazioni cooperativistiche. Una delle tappe fondamentali, assieme alla costituzione della coop, il censimento degli edifici chiusi, «diverse centinaia», e l'esame dei flussi di turisti nord europei che vanno alla ricerca di luoghi con clima mite. «L'idea - spiega il sindaco Marco Corrias - è di coinvolgere i proprietari delle case e tutti gli abitanti interessati. Dagli artigiani agli operatori sociali, continuando con coloro che offrono servizi». Quindi la partecipazione dei diversi specialisti alla ristrutturazione degli edifici (che dovranno ospitare non più di quattro persone) e all'organizzazione delle diverse attività legate alla quotidianità. «L'idea supera la tradizionale casa di riposo, infatti noi pensiamo a una struttura diffusa in tutto il paese, ma che allo stesso tempo assicura servizi personalizzati a tutti gli ospiti – chiarisce Corrias -. Pensiamo a chi vuole andare al mare o a cercare funghi o a chi vuole andare all'opera a Cagliari». Il progetto ha l'ambizione, come chiarisce il primo cittadino, di superare modelli già esistenti. «Non pensiamo a quanto avviene in Portogallo dove chi arriva ha delle agevolazioni ma deve occuparsi di tutto – spiega il sindaco – ma vorremmo andare oltre, proprio con il coinvolgimento di tutti gli abitanti e i proprietari delle numerose case vuote, creando un sistema che fornisce pacchetti chiavi in mano a chi arriva e decide di trascorrere il suo tempo a Fluminimaggiore». Quanto ai potenziali clienti, il primo cittadino non ha dubbi: «sicuramente i pensionati del nord Europa che cercano luoghi con un clima mite e, soprattutto, servizi, quelli che un sistema organizzato ed efficiente può garantire». Eppoi la rete. Con gli operatori del territorio. «Sono in fase di elaborazione una serie di tavoli per mettere definire progetti e modalità di attuazione».

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