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Traino europeo per il Made in Italy grazie al boom dell’auto in Germania

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ISTAT

Traino europeo per il Made in Italy grazie al boom dell’auto in Germania

(Marka)
(Marka)

Il passo dello scorso anno non c’è più ma troppo male in fondo finora non è andata. Anche ad agosto il made in Italy avanza, con vendite globali in crescita del 5,1%, oltre un miliardo e mezzo di euro in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Un progresso confortante soprattutto in Europa (+5,7%), dove al momento i segnali di rallentamento della Germani (a cui si aggiunge ora il crollo dell’indice Zew sulla fiducia) non paiono intaccare le nostre vendite, in crescita del 6% nel mese, del 5,3 dall’inizio dell’anno.

Più variegato il quadro extra-Ue, dove per fortuna spicca il balzo di 13 punti degli Stati Uniti, più che adeguato per bilanciare il calo a doppia cifra in Turchia e Medio Oriente. Nel periodo gennaio-agosto, la crescita tendenziale dell'export lievita così al 4,3%, lontana comunque dal +7,4% dello scorso anno.

Confortante anche il quadro settoriale, che ad agosto vede un calo marginale solo per farmaceutica e metalli . altrove soltanto segni più. E tra questi si segnalano anche le auto, in ripresa (+5,9%) dopo un avvio d’anno negativo , grazie ad un vero e poprio boom in Europa, con la Germania in testa ad incrementare gli acquisti del 39% (siamo ad agosto, ma si tratta comunque di quasi 190 milioni di euro verso Berlino).

L’Istat stima una riduzione del surplus commerciale di 197 milioni di euro (da +2.761 milioni ad agosto 2017 a +2.564 milioni ad agosto 2018). Nei primi otto mesi dell'anno l'avanzo commerciale raggiunge 27.280 milioni.

E guardando all’andamento dei ricavi industriali, è proprio l’export a rappresentare il traino principale. Ad agosto l’Istat stima un aumento su base congiunturale delle vendite dell'1,2%, in grado di recuperare la diminuzione registrata nel mese precedente: nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo cresce dello 0,6% sui tre mesi precedenti. Buon risultato anche per gli ordini, una crescita congiunturale del 4,9% che segue la flessione del mese precedente del 2,2%; nella media degli ultimi tre mesi sui tre mesi precedenti si registra un incremento pari allo 0,6%.
A trainare i ricavi non è tanto la domanda nazionale (+0,2% mensile) ma soprattutto l’ estero (+3,1%). Anche per gli ordini l'incremento congiunturale è notevolmente meno ampio per le commesse raccolte sul mercato interno (+0,5%) rispetto a quelle provenienti dal mercato estero (+11,0%).
In termini tendenziali il fatturato totale cresce del 3,2%, con incrementi dell'1,2% sul mercato interno e del 7,0% su quello estero.
Nel comparto manufatturiero i settori che registrano le variazioni tendenziali più rilevanti sono quelli del coke e dei prodotti petroliferi raffinati (+16,2%) e dei prodotti farmaceutici (+7,4%), mentre l'industria del legno e della carta mostra la flessione maggiore (-2,8%). L'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento tendenziale dello 0,9%, sintesi di una riduzione del 7,5% per il mercato interno e di un marcato incremento dell'11,6% per il mercato estero.

Risultati tuttavia fortemente influenzate da maxi-commesse una tantum, che spingono verso l’alto in positivo i mezzi di trasporto (+24,9%), mentre deprimono elettronica e ottica (-62,5%), che ad agosto 2017 avevano avuto un percorso opposto. Dall’inizio dell’anno i ricavi crescono del 3,9%, lo scorso anno il progresso complessivo era stato pari al 5,5%.

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