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Lvmh sceglie l’Italia per Dom Pérignon 2008 e il cambio tra…

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Lvmh sceglie l’Italia per Dom Pérignon 2008 e il cambio tra Geoffroy e Chaperon

Il gigante francese del lusso, Lvmh, ha scelto Milano per la presentazione dell’annata Dom Pérignon 2008 e dell’avvicendamento tra Richard Geoffroy e Vincent Chaperon come chef de cave della maison champagne tra le più note al mondo. Geoffroy - personaggio notissimo a livello mondiale- lascia dopo 28 anni a chi è stato accanto a lui ngli ultimi tredici anni. Geoffroy - come sottolineano da Lvmh - ha arricchito la sua esperienza dialogando in maniera avvincente con grandi innovatori della cucina globale, come Alain Ducasse e Ferran Adrià, quanto con esponenti del mondo dell'arte e della cultura - da David Lynch a Jeff Koons, da Lang Lang a Lenny Kravitz - riuscendo così a espandere i confini dell'universo di Dom Pérignon, per esplorare e raggiungere vette mai prima toccate da uno champagne. La collaborazione creativa e il passaggio di testimone tra Geoffroy e Chaperon culminano nel rilascio di Dom Pérignon Vintage 2008, un millesimato che fonde la conoscenza sofisticata e completa di Richard con l'audace intuizione di Vincent. Accanto al Vintage 2008 - che attare con la sua vibrante freschezza - l’edizione limitata Dom Pérignon Chef de Cave Legacy Edition, che riporta sullo scudo e sul coffret i nomi dei due chef de cave per celebrare un evento così importante per la maison e per il mondo del lusso in generale. La singolarità di Dom Pérignon Vintage 2008 completa la linea di Millesimati della Maison. Fortemente influenzato dal carattere dell'annata - simile in questo al 1996 - il Vintage 2008 ha avuto bisogno di tutto questo tempo per diventare Dom Pérignon. I Vintage Dom Pérignon hanno già fissate le proprie date di rilascio, ma il 2008 ha richiesto più tempo e pazienza rispetto al Vintage 2009, presentato prima, un evento senza precedenti nella storia di Dom Pérignon. All'intrigante acidità, alla concisione e alla purezza aromatica attese per il Vintage 2008, Dom Pérignon apporta anche profondità, densità e complessità. La luce è più calda e meno dura. Come spiegano da Lvmh, ogni Vintage Dom Pérignon evolve gradualmente e, durante il suo percorso di maturazione, compie una serie di metamorfosi che ne esaltano le caratteristiche: sono le “Plénitude”, stadi in cui lo Champagne raggiunge livelli di massima espressione. La Première Plénitude si compie dopo almeno otto anni di elaborazione, secondo l'annata: è Dom Pérignon Vintage, anche detta la Plénitude dell'Armonia. La Deuxième Plénitude si ottiene dopo oltre sedici anni di elaborazione: il vino è intenso, vibrante, preciso, è l'energia al suo apice, questo è Dom Pérignon P2, l'età dell'Energia. La Troisième Plénitude si raggiunge dopo almeno venticinque anni di elaborazione; il vino assume una complessità intrigante, mai raggiunta: è Dom Pérignon P3, la Plénitude della Complessità. Se la presentazione in Francia del Vintage 2008 ha avuto accanto Alain Ducasse, a Milano è stato accompagnato ai piatti dei fratelli Cerea, tre stelle Michelin con il ristorante Da Vittorio.

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