Economia

Dossier Veicoli autonomi e connessi per la consegna dei pacchi

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    Dossier | N. 2 articoliTrasporti e logistica, sfida per lo sviluppo

    Veicoli autonomi e connessi per la consegna dei pacchi

    Flessibilità, efficienza ed emissioni tendenti a zero sono gli elementi determinanti che oggi si richiedono al trasporto merci, soprattutto nell’ambito “ultimo miglio”, riguardante in particolare le aree urbane.

    In Italia la crescita dell’eCommerce B2c è a due cifre: l’Osservatorio eCommerce B2c (promosso dalla School of management del Politecnico di Milano e da Netcomm) calcola un valore degli acquisti online nel 2018 di oltre 27,4 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto al 2017. Questo significa un’impennata delle consegne porta a porta, il cosiddetto “ultimo miglio”, che è l’elemento meno efficiente dell’intera catena logistica.

    In molte città italiane quasi un terzo del traffico totale è causato dal trasporto merci, spesso operato in maniera poco razionale e con veicoli inquinanti, che non brillano certo per efficienza: il 91% dei veicoli commerciali in Italia usano come combustibile il gasolio e solo il 3% sono Euro 5, mentre il 42% sono Euro 0, Euro 1 o Euro 2. Si stima che il traffico merci contribuisca tra il 20 e il 30% all’inquinamento dell’aria nelle aree urbane.

    Inoltre, stando ai dati emersi durante il convegno “La logistica dell’ultimo miglio e le tendenze più recenti del settore” tenutosi recentemente a Milano presso l’Università Bocconi, attualmente l’87% dei veicoli circolanti per la distribuzione urbana appartiene alla categoria del “conto proprio”, mentre il 66% viaggia con un carico inferiore al 25% della capacità totale. Una situazione ben poco sostenibile.

    Con la quarta rivoluzione industriale (Industria 4.0), dalla tecnologia sta arrivando la spinta ad un significativo cambiamento della logistica dell’ultimo miglio: nuovi mezzi, robot e droni autoguidati sono destinati a rivoluzionare l’industria dei trasporti.

    Sul fronte delle consegne porta a porta, i costruttori di veicoli stanno già dando delle risposte concrete. Sono già avviati i primi timidi tentativi che sottendono un mutamento profondo. Amazon ha iniziato a testare la consegna dei pacchi con i droni; l’inglese Starship Technologies, produttore di piccoli veicoli elettrici autoguidati per la consegna, quest’anno farà sbarcare circa 1.000 robot nei principali campus accademici e aziendali in Europa e Stati Uniti, per il recapito di cibo, documenti o piccoli oggetti.

    Secondo McKinsey Global Institute, riguardo alla logistica dell’ultimo miglio dovremmo «prepararci a un mondo in cui l’80% della consegna dei pacchi avverrà mediante l’impiego di veicoli autonomi». Uno spiraglio di futuro lo ha aperto la tedesca ZF, che con la e.GO Mobile AG ha fondato la joint venture e.Go Moove GmbH per la produzione in serie, già dal 2019 ad Aquisgrana, di un veicolo elettrico a guida autonoma per le persone e le merci, per soddisfare le esigenze di mobilità urbana negli anni a venire. Inizialmente i volumi di produzione dello ZF e-Go Mover saranno a cinque cifre, mentre nei prossimi 5-7 anni in ZF pensano di raggiungere la domanda di un milione di veicoli.

    L’e-Go Mover sarà dotato di sistemi gestiti dal computer centrale ProAI di ZF (che utilizza l’intelligenza artificiale) e sensori che consentono le funzioni di guida autonoma. In questo modo, il corriere non dovrà né guidare né parcheggiare e nei suoi spostamenti per la consegna porta a porta il veicolo potrà autonomamente seguirlo da un punto di consegna a quello successivo o in un luogo concordato, con zero emissioni.

    Ancora in fase di prototipo, invece, il concept Renault EZ-PRO, un robot-veicolo per le consegne urbane dell’”ultimo miglio”, che prevede comunque la presenza di un “concierge” per mantenere la componente umana all’atto del recapito. È 100% elettrico, connesso, autonomo e condiviso e si ricarica per induzione.

    Questo futuristico veicolo Renault comprende un “leader pod” autonomo e uno o più “robot-pod”, sempre autonomi, basati sulla stessa piattaforma fortemente personalizzabile per adattarsi a una grande varietà di utilizzi, che circolano dietro al leader pod in modalità “platooning” (convoglio) oppure indipendente, fino al punto di consegna. Sono dotati di porte laterali che si aprono verso l’alto per dare accesso allo spazio di carico o all’area di servizio di cui dispongono, a seconda della configurazione. Presentano container minimalisti e funzionali che possono assumere diverse forme a seconda dell’incarico che devono portare a termine: armadietti per i piccoli colli, grandi spazi di carico per le merci, funzioni di “food truck”, se non addirittura di negozio mobile.

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