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Design, Calligaris con il fondo Alpha pensa alla Borsa

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strategie d’impresa

Design, Calligaris con il fondo Alpha pensa alla Borsa

Nuove acquisizioni – la prima probabilmente entro la metà del prossimo anno – e crescita organica, per diventare ancora più grandi e, perché no, sbarcare in Borsa. Stefano Rosa Uliana, da poche settimane amministratore delegato di Calligaris, racconta la strategia di sviluppo per il prossimo futuro dell’azienda dell’arredo-design fondata a Manzano (Udine) nel 1923 e dallo scorso agosto sotto il controllo del fondo Alpha, che ne ha acquisito l’80%.

«Il gruppo è sano e in crescita», dice Uliana: ha chiuso il 2017 con un fatturato consolidato di 140 milioni, in crescita del 7% sull’anno precedente, e un Ebitda di circa 23 milioni. Questi numeri comprendono anche i risultati di Ditre Italia, azienda trevigiana specializzata nella produzione di divani e poltrone acquisita dalla stessa Calligaris (con l’85% delle quote) lo scorso dicembre. L’operazione indicava, già un anno fa, la strada scelta dal presidente Alessandro Calligaris – che nell’accordo con Alpha ha mantenuto il suo incarico e il 20% delle quote – per dare un’ulteriore impulso alla crescita dell’azienda, dopo anni di investimenti per la ristrutturazione della rete distributiva, il riposizionamento del brand, l’innovazione dei prodotti e la crescita all’estero, che hanno riportato il gruppo ai livelli pre-crisi.

Una strada di integrazione e sinergie tra aziende, anche attraverso fusioni e acquisizioni, che ultimamente si sta diffondendo tra le imprese dell’arredamento italiano. Proprio in questa direzione andranno i prossimi passi del gruppo di Manzano.

«Negli ultimi anni è stato fatto un grande lavoro per ripulire e selezionare la rete distributiva», spiega Uliana. È stato inoltre lanciato, due anni fa, il nuovo brand Connubia, destinato ai retailer multimarca, mentre il marchio Calligaris è stato posizionato su una distribuzione preferibilmente monomarca, in cui l’identità di brand è elemento cruciale. «Proseguiremo su questa strada per garantire all’azienda una crescita organica – dice ancora l’ad – ma contemporaneamente cresceremo con le acquisizioni. L’ingresso di Ditre nel gruppo ha permesso di arricchire l’offerta con mobili per l’area living, ma siamo ancora scoperti su molte categorie di prodotto, come la luce, gli accessori, la zona notte, che possono rendere più competitiva la proposta di Calligaris».

Soprattutto all’estero: l’azienda è già presente, con oltre 620 punti vendita, in cento Paesi e alcune filiali (con negli Usa e in Giappone), ma l’obiettivo è consolidare la voce export (attualmente attorno al 70%), sia sui mercati in cui il marchio è già forte (Stati uniti, Regno Unito e Francia), sia sui mercati ancora poco sviluppati, come l’Asia e in particolare la Cina.

«Vogliamo diventare più grandi, poi decideremo che cosa fare», conclude Uliana, lasciando aperta la porta a una futura quotazione.

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