Sui fondi europei botta e risposta tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. La miccia è stata innescata da De Luca, a suo modo, senza peli sulla lingua, rompendo il silenzio quasi generale degli altri
governatori. «Il pericolo che corriamo è che se alcuni amici leghisti e del Movimento 5 Stelle si divertono a spezzare le
reni a Juncker e, quindi, se parte la procedura di infrazione, vengono bloccati i fondi europei e al Sud abbiamo chiuso». E ha aggiunto rincarando
la dose: «Se questa guerra, irresponsabilmente aperta con l’Europa produrrà il blocco dei fondi, lo considereremo un atto
criminale nei confronti del Sud».
La norma
Il governatore della Campania fa riferimento alla circostanza secondo la quale in caso di procedura di infrazione (che potrebbe
essere aperta nei confronti dell'Italia perché con la Manovra finanziaria viola la regola del debito) le Regioni rischierebbero
di vedersi sospendere i rimborsi. L’esistenza di una procedura europea sarebbe infatti violazione di una “condizionalità ex ante” fissata dalla Ue e di cui si è discusso recentemente non senza polemiche. Il rischio di una sospensione delle erogazioni
di fondi europei preoccupa molti governatori, soprattutto delle regioni meridionali, anche chi ancora non ne ha fatto cenno.
Uno dei pochi che ha sollevato il problema è Enrico Rossi, governatore della Toscana.
Nella prossima programmazione, 2021-20207, questa regola diventa ancora più stringente perché lega l’erogazione dei fondi
di coesione europei al cosiddetto Semeste europeo, e in particolare alle riforme strutturali indicate dalla Commissione nelle
raccomandazioni specifiche formulate per ciascuno Paese membro.
La replica del ministro Lezzi: Spenda i fondi!
Alle preoccupazioni del presidente campano ha replicato il ministro per il Mezzogiorno, la pentastellata Barbara Lezzi: «De
Luca teme lo stop ai fondi Ue in caso di procedura di infrazione? Inizi a spenderli bene, a fare tutto in regola e in maniera
efficace». Il ministro si trovava a Napoli dove ha partecipato al convegno su “Occupazione: il futuro è nel sud”, organizzato
da NetCom Group e Università Federico II di Napoli. «Da 30 anni - ha polemizzato senza però entrare nel merito delle questione-
ci sono le politiche di coesione e, tranne piccole eccellenze, sappiamo che il divario tra Nord e Sud non ha fatto altro che
aumentare. Ci sono carenze di servizi anche in Campania e anziché contrastare il sistema-Paese direi di accompagnarlo, quindi
suggerisco a De Luca di fare investimenti che servono ai cittadini campani per aiutare il sistema paese a progredire».
La nuova programmazione? Far partire la spesa dal 2021
Lezzi poi ha fatto riferimento anche alla prossima programmazione dei Fondi Europei al via nel 2021. «Cerchiamo di usarli
con una visione di futuro. Nella prossima programmazione la Ue vuole porre due grandi obiettivi tematici, l’Europa verde e
la ricerca. Potremo, quindi, implementare centri ricerca e università e una gestione virtuosa e moderna dei rifiuti. Ma ogni
volta che ci sono appuntamenti con la rendicontazione, l’Italia arriva sempre in ritardo ed è costretta postare investimenti
già fatti pur di far vedere di avere speso. La nostra sfida, mia e di tutti i presidenti di Regione, è di programmare da ora
le risorse per spendere già dal 2021 perché spenderli come si fa oggi, con fontane e marciapiedi mentre zone del Mezzogiorno
sono irraggiungibili, è sbagliato».
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