Cresce il distretto aerospaziale e aeronautico pugliese. Ultimi arrivati sono il finanziamento del ministero dell’Università e della ricerca ad un progetto presentato proprio dal distretto e relativo alla “fabbrica intelligente” per la manutenzione di aerei, satelliti e veicoli ferroviari e il finanziamento approvato dalla Regione Puglia ad un’azienda per la costruzione di componenti in materiale composito nel settore aeronautico.
Il progetto Fleet 4.0
Il progetto FLET4.0 rientra tra quelli di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate
dal piano nazionale della ricerca per il 2015-2020 lanciato dal Miur. Si tratta di un investimento totale di 8,31 milioni
di euro di cui 6,6 in Puglia. Il finanziamento pubblico ammonta a 3,7 milioni di cui 3,2 destinati alla Puglia. Capofila è
il distretto tecnologico aerospaziale, partner sono Politecnico di Bari (che ha anche la responsabilità scientifica), Università
del Salento, Ge Avio, Enginsoft, Blackshape e Planetek. Ge Avio mette 3,071 milioni di risorse. Tra i co-proponenti, Politecnico
di Torino, Mermek e Eka.
Il progetto contribuirà allo sviluppo di capacità innovative per la gestione di flotte di motori aeronautici, veicoli ferroviari e satelliti. Capacità che saranno quasi del tutto capitalizzate in Puglia, dove hanno sede la maggior parte dei partner e dove saranno localizzate la maggior parte delle attività di ricerca e sviluppo. L’obiettivo è acquisire una maggiore e più puntuale conoscenza dello stato di funzionamento di motori aeronautici, veicoli ferroviari e satelliti e, quindi, a coordinare e ottimizzare i processi di manutenzione necessari. Sarà, per questo, utilizzato un mix di tecnologie digitali (intelligenza artificiale, simulazione, realtà virtuale e aumentata, sistemi cloud, big data & analytics) per riconoscere e monitorare il decadimento delle prestazioni dei prodotti, i comportamenti anomali e ogni altro evento inatteso, individuarne e valutarne le cause, e stimare così la vita residua dei sistemi e dei loro componenti. Integrando tali informazioni con gli strumenti di gestione dei piani di produzione industriale e del magazzino, sarà possibile erogare, rilevano i tecnici, dei servizi di manutenzione ottimizzati.
Il progetto di San Giorgio Ionico
L’altro progetto, invece, riguarda San Giorgio Ionico, in provincia di Taranto, dove la Regione Puglia ha finanziato attraverso
il programma operativo Fesr 2014-2020 una nuova attività nel campo aeronautico. Nella stessa area, poco distante, a Grottaglie,
ci sono già lo stabilimento Leonardo, produttore delle fusoliere in fibra di carbonio del Boeing 787 (dall’avvio sino ad ottobre
scorso ne sono state prodotte 795 coppie di sezione, gli occupati sono 1.200 e a fine anno il passo produttivo mensile sarà
di 14 coppie) ma anche altre attività dello stesso settore. L’investimento è proposto dall’impresa “Lavorazione Materiali
Compositi-LMC spa”, di Napoli, attiva nella progettazione, costruzione e collaudo di parti in materiale composito in ambito
aeronautico, oltre che nell’installazione e montaggio di parti, anche complesse, di aerei ed elicotteri. Il programma presentato
alla Regione Puglia “e per il quale è stato espresso parere favorevole dalla giunta - spiega Cosimo Borraccino, assessore
allo Sviluppo economico economico - consiste nell’apertura di uno stabilimento per la realizzazione di parti in materiale
composito avanzato (fiberglass, kevlar, carbon fiber) da utilizzare nel settore aeronautico. L’investimento complessivo è
di circa 7,5 milioni di euro, con un finanziamento pubblico pari a 3 milioni ed una previsione di incremento occupazionale,
a regime, di 55 addetti”.
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