Aiutare i ragazzi a realizzare i loro sogni come quello di frequentare dopo le superiori un’università prestigiosa grazie a borse di studi e sussidi. Nasce da un caso concreto (non aver potuto accedere sebbene ammessa alla famosa Harvard University) una delle esperienze più innovative ed uniche nel mondo dell’educazione e che apre la strada ad una proficua collaborazione di natura filantropica tra pubblico e privato. Il tutto mediante uno strumento tipico della finanza, come il trust.
Da qualche mese ha preso corpo il Liceo Parini Trust onlus, un trust di scopo realizzato grazie alla consulenza di Mediobanca Private banking, per esaudire il desiderio di ex allievi dello stesso liceo oggi divenuti manager e imprenditori di successo. Vale a dire, dare indietro un poco di quello che hanno ricevuto. In questo caso consentire ai più meritevoli che non hanno mezzi di proseguire nel loro percorso di formazione.
Una delle finalità del trust è anche quella di raccogliere fondi per conservare il patrimonio storico e artistico della rinomata scuola di via Goito, un edificio che risale agli anni 30.
Il trust consentirà ai donatori privati di ottenere una esenzione di imposta fino al 26% e del 10% per società e aziende. In ragione della qualifica di Onlus, al fondo potranno essere destinate anche donazioni del 5 per mille nell'ambito della dichiarazione dei redditi. Oppure una donazione. «Non c'è un precedente in Italia - spiega Giuseppe Soddu, il preside del Parini e guardiano del trust -. Il modello a cui ci siamo ispirati è quello delle grandi università americane. All'origine di questo progetto il rammarico di una nostra studentessa che non potè andare ad Harvard per i costi proibitivi di iscrizione. Ma oggi pensiamo anche ad altri progetti come per esempio poter consentire a chi non può permetterselo di frequentare un anno o un semestre all’estero, un’eseprienza oggi molto importante nel percorso educativo dei nostri allievi. Ma sempre se questa è la via per premiare le eccellenze e i ragazzi più meritevoli. Sui criteri di assegnazione saremo molto rigidi e rispetteremo in pieno gli obiettivi del trust. Proprio in questi giorni stiamo predisponendo un piano nel quale interrogheremo gli stessi allievi per valutare le aree e l’ambito nel quale il trust potrebbe operare».
Come ricorda il preside Soddu, anche gli studenti sono chiamati a fare la loro parte, con un impegno di idee e di progettualità.
Allo stesso modo in questo percorso sono coinvolti i docenti e le famiglie degli studenti. «Si sta valutando anche l'ipotesi
di borse di studio ad hoc secondo le necessità», aggiunge Theo Delia-Russell, manager di spicco in Mediobanca Private Banking,
padre di una stidentessa del Parini che ha collaborato attivamente alla realizzazione dell’iniziativa e alla costituzione
del trust. «Il Parini ha una eredità culturale di 250 anni ed è il più antico liceo classico di Milano - conclude -. Con questa
iniziativa anche gli ex allievi vogliono restituire alla città ciò che questa scuola ha dato. Ora ci aspettiamo una fattiva
azione anche da parte della scuola».
@Lucillaincorvat
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