Terzo trimestre in crescita per le fiere italiane. Le ultime rilevazioni di Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane) mettono in luce numeri positivi per tutti gli indicatori: numero di manifestazioni, espositori e visitatori, superficie occupata e fatturato. E le stime sono buone anche per l’ultima parte dell’anno, si legge nell’Osservatorio Aefi.
Partiamo dalle manifestazioni, il cui numero è aumentato, secondo l’indagine qualitativa su 28 poli fieristici italiani, per il 25% degli intervistati, una quota decisamente superiore allo scorso anno e anche rispetto al trimestre precedente.
Quasi la metà del campione dichiara inoltre un incremento anche nel numero degli espositori, a fronte di un 36% secondo cui sarebbe rimasto stabile e un 17,8% che dichiara invece una diminuzione. Il saldo tra chi prevede un aumento e chi prevede una diminuzione è del 29%, in netta crescita sia rispetto al rimestre precedente (+11%), sia rispetto allo stesso periodo del 2017 (+12%). E ad aumentare sarebbero sia la componente italiana ed europea (+21% per entrambe), sia quella extra-Ue (+18%).
Sul fronte visitatori il campione si divide, con il 40,7% che dichiara un aumento degli ingressi e una cifra analoga che dichiara numeri stabili. il saldo è comunque ampiamente positivo (+22%) e in crescita sui periodi precedenti. La dinamica sarebbe favorevole soprattutto per gli italiani e gli europei.
L’andamento positivo si riflette anche, osserva Aefi, sulla superficie occupata: la metà dei partecipanti all’analisi ha registrato un incremento e il saldo (+43%) indica un segnale segnale di ripresa, soprattutto se confrontato con il dato di fine giugno (saldo +4%) e con quello di fine settembre 2017 (+8%). Anche in questo caso, il maggiore contributo alla superficie complessiva occupata proviene dagli espositori italiani, con un saldo del +36%, seguiti dagli europei con un saldo del +21%. Le aree occupate dagli espositori esteri extra UE registrano invece un saldo del +14%.
Infine i fatturati, in crescita secondo il il 46,4% dei quartieri che hanno partecipato all’indagine e in contrazione per il 17,8%. Il saldo pari al +29% indica un miglioramento sia rispetto al secondo trimestre 2018 (saldo +19%) che se confrontato con lo stesso periodo dello scorso anno (saldo +4%).
© Riproduzione riservata