Il patrimonio immobiliare degli alberghi italiani è stimabile in circa cento miliardi e muove consumi turistici per oltre 50 miliardi, secondo le rilevazioni di World Capital Re. La spesa dei turisti stranieri negli alberghi Italiani (dati consolidati 2017) è stata pari a 23 miliardi, per oltre la metà concentrata nelle sole province di Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli e Verona. Questi alcuni dei dati chiave del nuovo Focus Città di World Capital. Milano ha registrato negli ultimi anni un costante aumento dei flussi turistici (+11,8% nel periodo 2014-2017) e le entrate turistiche hanno segnato un incremento del +10,7% nel 2017 ed un +4% è atteso per il 2018: e così gli alberghi a Milano sono di gran lunga i più ambiti oggi dagli investitori sia nazionali che internazionali e quelli il cui valore immobiliare si è maggiormente incrementato negli ultimi 5 anni soprattutto nel segmento 4 stelle del centro storico, con il valore medio più alto d'Italia nella categoria pari a 358mila euro a camera. Per quanto riguarda Roma, invece, la crescita dell'offerta ricettiva più recente va riferita agli appartamenti ad uso turistico, i cosiddetti «serviced apartments» (+70% negli ultimi 3 anni) che trainano il turismo di massa e le entrate turistiche, +20,3% nell'ultimo anno e la più alta fra le 4 principali città, ma non generano “valore” nel patrimonio alberghiero che pur essendo il più elevato d'Italia con oltre 10 miliardi, quasi il doppio di Milano, registra i valori più bassi fra le 4 città leader, con 174.600 euro a camera in media. Anche Venezia registra ottime performance, con un aumento delle presenze in tutta l'area metropolitana del 17,1% nel periodo 2014-2017, dell'11,2% nell'ultimo anno, e delle entrate turistiche: +19,7% tra il 2016 ed il 2017. La città lagunare registra i valori immobiliari degli alberghi più elevati d'Italia con la punta di 1,5 milioni a camera per un 5 stelle lusso oggi in corso di ristrutturazione. Infine anche Firenze, registra valori immobiliari elevati, oltre 230mila euro a camera in media. «Il turismo nelle principali città italiane è in generale crescita, spesso anche molto consistente, soprattutto oggi grazie al segmento leisure piuttosto che business e quindi, ormai, tutte le nostre città ospitano indistintamente entrambe le tipologie di turismo, da cui il noto acronimo anglosassone bleisure - dichiara Emilio Valdameri, head of hospitality di World Capital -. Il nostro lavoro di rilevazione si è poi focalizzato anche sulle città d'arte e sui borghi italiani, che continuano a riscontrare un notevole interesse e che stanno incrementando la loro vocazione turistica, tanto che il 2017 è stato definitivo proprio come l'Anno dei borghi in Italia».
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