Economia

Dossier Il modello emiliano punto di riferimento

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 11 articoliMeccanica del packaging vanto del made in Italy

    Il modello emiliano punto di riferimento

    Xia Jialiang. Ceo e presidente  del Comitato degli industriali cinesi del packaging
    Xia Jialiang. Ceo e presidente del Comitato degli industriali cinesi del packaging

    Holding da 1.500 persone cheproduce per il mercato interno.
    «La Cina è un Paese enorme con quasi un miliardo e mezzo di consumatori e il packaging ha un utilizzo altrettanto vasto, dal cibo ai prodotti di uso quotidiano. Ma la nostra industria è giovane, vent’anni fa qui ancora si incartavano gli alimenti a mano e oggi siamo un settore industriale di circa 300 aziende con 4mila stabilimenti in giro per il Paese. La crescita è stata rapidissima, grazie alla cooperazione con i Paesi evoluti europei, in particolare Italia e Germania che sono i pionieri e i nostri modelli. Ma abbiamo ancora parecchia strada da fare se guardiamo all’esempio emiliano». Xia Jialiang è un imprenditore cinese di Kunshan, tra Shanghai e Suzhou, a capo della holding Jiangsu Caihua Packaging Company (1.500 dipendenti e 200 milioni di fatturato con gli imballaggi flessibili) e presidente del Comitato degli industriali del packaging che accorpa una settantina di aziende.

    «Sono appena una ventina le imprese cinesi del settore che esportano, non solo perché la domanda interna assorbe quasi completamente i volumi, ma perché problemi di lingua, di normative e di certificazioni rendono difficile l’internazionalizzazione», prosegue Xia, che da fine anni Novanta collabora con l’Italia e con il distretto emiliano delle tecnologie per l’automazione. Ed è questo il modello cui l’industria cinese guarda, di fronte alla sfida lanciata da Xi Jinping con la Belt and road initiative, la nuova via della Seta che attraverserà l’Eurasia e che renderà la filiera logistica – e quindi le fasi di confezionamento e imballaggio – sempre più strategica per la riuscita del piano. «L’altro aspetto su cui stiamo investendo, anche in termini di R&S e su cui impariamo molto da Italia e Germania è quello della sostenibilità per ridurre consumi e inquinamento delle fabbriche», conclude Xia.

    © Riproduzione riservata