Economia

Dossier La serietà dell’industria italiana è al top

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 11 articoliMeccanica del packaging vanto del made in Italy

    La serietà dell’industria italiana è al top

    Ulrich Lehner. Già alla guida di Henkel, è membro del comitato degli azionisti
    Ulrich Lehner. Già alla guida di Henkel, è membro del comitato degli azionisti

    Un colosso da 53mila dipendenti e 20 miliardi di fatturato.
    «L’industria italiana del packaging è l’esempio plastico di come il vostro Paese sappia essere competitivo e di come siano le persone e i talenti a fare la differenza, non il sistema politico». Quando a dirlo è un tedesco del rango di Ulrich Lehner, il supermanager di Düsseldorf che ha guidato Henkel (oggi è membro del comitato degli azionisti) con un curriculum in società simbolo del made in Germany come Deutsche Telekom, Porsche, Dresdner Bank, l’affermazione assume un significato profondo.

    «La reputazione di una azienda che lavora seriamente, è affidabile e cresce è lo strumento più potente per attrarre talenti. La qualità degli italiani con cui lavoriamo è uno degli aspetti che ci colpisce di più, anche dopo vent’anni di collaborazione con Nordmeccanica». Seppur nota al grande pubblico per brand del largo consumo nell’home & personal care, Henkel – 53mila dipendenti in 120 Paesi – realizza metà del suo giro d’affari (10 miliardi sui 20 complessivi) con gli adesivi, di cui è leader globale in tutti i settori industriali, compresa la nicchia del packaging flessibile, per l’incollaggio degli strati di materiali.

    Quanto al futuro, non sono le campagne ambientaliste contro la diffusione della plastica negli oceani a preoccupare Lehner, quanto piuttosto la disgregazione europea.

    «Da qui a dieci anni non vedo segnali di possibile declino per il settore del packaging – afferma – perché la filosofia dell’unpacked (prodotti sfusi, per risparmiare materiali di imballo) mal si concilia con la domanda dei consumatori che vogliono beni spediti a casa da ogni dove, in tempi rapidissimi. Il futuro dell’industria europea dipende invece dalla capacità di salvaguardare la partnership Ue», rimarca Lehner.

    © Riproduzione riservata