Analisi costi-benefici della Torino-Lione consegnata. L’annuncio arriva direttamente da Marco Ponti, ex docente del Politecnico di Milano e coordinatore del gruppo di lavoro del Mit, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In base all’analisi, dal punto di vista strettamente tecnico il completamento dell'opera sarebbe considerato non vantaggioso, inopportuno. Da scartare, insomma. È stato lo stesso Ponti, in passato spesso critico con le grandi opere, a dare notizia di aver consegnato il documento, intervistato da Sky Tg24. Il professore non ha fatto alcun cenno sul suo contenuto.
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«Tocca alla politica, spero che si esprima rapidamente», ha detto Ponti. In realtà a stretto giro fonti dello stesso ministero hanno fatto sapere che il documento consegnato da Ponti è soltanto una bozza, un primo step.
Effettivamente, il testo è allo studio della Struttura tecnica di missione del Mit per un vaglio di conformità rispetto alle deleghe affidate ai consulenti del ministero. Ma per concludere l’esame sulla Torino Lione sarà necessario affiancare alla costi-benefici, che rappresenta l’analisi di carattere tecnico-economico, un’analisi giuridica, focalizzata soprattutto sugli eventiali costi derivanti dallo stop all’opera. È stato così ad esempio per il Terzo valico, la cui relazione è stata pubblicata a dicembre sul sito del Mit.
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Per la Torino-Lione, poi, c’è un elemento di complessità in più. Le stesse fonti del ministero dei Trasporti chiariscono che le conclusioni sella Struttura tecnica di missione «andranno doverosamente condivise con la Francia, la Commissione Ue e in seno al governo, prima della loro pubblicazione». Insomma, un percorso che ha ancora diverse tappe da compiere prima che l’Esecutivo sciolga le riserve e possa decidere come e se procedere.
Tutto questo mentre, a fronte dell’annuncio di Ponti, il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino torna a chiedere al Governo che decida in fretta: «A questo punto non c’è più alcuna ragione per differire una decisione» ha aggiunto Chiamparino che ha confermato la sua partecipazione alla manifestazione Si Tav in programma sabato a Torino. Una mobilitazione a cui parteciperanno decine di sindaci e le delegazioni di oltre una trentina di sigle in rappresentanza del mondo economico, sindacale, delle cooperative e dei professionisti.
«L’Italia ha già stanziato per la Torino-Lione 2,5 miliardi di euro su una quota totale di contributo nazionale prevista di 2,9 miliardi – chiarisce Paolo Balistreri direttore di Confindustria Piemonte – che potrebbe ancora ridursi per un’ulteriore erogazione a carico dell’Unione europea. Un investimento assolutamente in linea con i costi di una grande opera strategica con caratteristiche simili». Ci auguriamo, sottolineano gli industriali, «che adesso il Governo pubblichi velocemente i risultati della commissione Ponti e non si nasconda dietro a ulteriori inutili numeri per frenare lo sviluppo di una rete di mobilità adeguata ai bisogni della nostra industria manifatturiera per il XXI secolo».
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