Economia

Pagamenti digitali, le famiglie hanno acquistato beni per 240 miliardi

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Pagamenti digitali, le famiglie hanno acquistato beni per 240 miliardi

Un aumento del numero delle transazioni con carte di credito e debito di oltre il 10%, a quasi 70 dalle 60 del 2017, e il valore del transato delle famiglie italiane che raggiunge i 240 miliardi (+9%). Questi i dati che confermano come la moneta elettronica si stia affermando anche in Italia: infatti quasi il 40% dei pagamenti delle famiglie avviene con le tessere elettroniche. Resta un importante gap che ci separa dagli altri paesi della Ue. «La crescita, seppure più alta della media europea, non risulta ancora sufficiente per permettere all’Italia di scalare la classifica europea, ben lontana dai paesi più performanti come Danimarca, Svezia e Regno Unito, che registrano oltre 300 transazioni pro capite all’anno» spiega Alessandro Perego, Responsabile scientifico degli Osservatori Digital innovation Politecnico di Milano presentando i dati dell’edizione 2018 dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, presentato durante dell’evento «Innovative Payments: mobile e oltre».

Nel progressivo cambiamento delle abitudini cala leggermente l’importo medio liquidato con le carte che ora si attesta intorno ai 57 euro per pagamento contro i 60,5 del 2017.

«I New Digital Payment continuano a crescere ad un ritmo elevato (+56%) e arrivano a rappresentare un terzo del totale dei pagamenti digitali con carta per un totale di 80 miliardi. Questa crescita è trainata in particolar modo dalla componente di prossimità delle carte contactless e dei pagamenti in prossimità da Mobile, crescita che stimiamo possa proseguire nei prossimi anni superando nel 2021 i 125 miliardi di euro. I Mobile Proximity Payment, in particolare, hanno avuto una crescita molto importante (+650%), con oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate in negozio con lo smartphone, per un equivalente di 530 milioni di euro» aggiunge Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce.

La corsa dei pagamenti contactless

Nel 2018 in Italia sono state effettuate oltre un miliardo di transazioni contactless per circa 47 miliardi di euro di transato complessivo. A ricoprire un ruolo fondamentale, oltre alla dimestichezza con questa tecnologia ormai acquisita da consumatori ed esercenti, è anche la crescita del numero di carte e Pos abilitati: oltre 1 carta su 2 (60 milioni, +17%) a fine 2018 e più di 3 Pos su 4 (1,7 milioni, +21%) sono contactless. Si stima che i pagamenti contactless entro il 2021 potranno valere tra i 75 e i 100 miliardi di euro.

Lo scontrino medio delle transazioni «tap & go» è sceso nell’ultimo anno, passando dai 48 euro a transazione del 2017 ai 45 euro per un maggior uso delle microtransazioni.

I pagamenti da smartphone

I pagamenti presso i punti vendita attraverso il cellulare (Mobile Proximity Payment) crescono in maniera esponenziale (+650%) e raggiungono i 530 milioni di euro transati nel 2018, con oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate. Raddoppiano, inoltre, sia il numero di persone che l’hanno utilizzato (un milione) sia la spesa annuale media, che supera i 500 euro per persona. Se verranno rispettate le attese, nel 2021 il valore potrebbe arrivare tra i 5 e i 10 miliardi.

Il valore degli acquisti online di beni e servizi tramite sito Mobile o app (tecnicamente il Mobile remote commerce) è cresciuto del 40% per un totale di 8,4 miliardi di euro: un valore pari al 31% del totale eCommerce. Le punte di penetrazione del Mobile si registrano nella vendita di prodotti (tra il 32% del food&grocery e il 45% dell’abbigliamento). Con queste premesse, si stima che nei prossimi tre anni il Mobile remote commerce potrà raggiungere un valore tra i 17 e i 20 miliardi, con una penetrazione che sfiorerà il 50% del totale eCommerce.

Ricariche, bollettini e di servizi della sharing economy

Il mercato del Mobile remote payment (pagamenti di ricariche telefoniche, bollette, bollettini, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggi auto, taxi, ecc. attraverso il cellulare) raggiunge i 900 milioni di transato con una crescita del 10%, confermando un certo rallentamento. Potrà comunque aumentare nei prossimi anni sia nell’utilizzo da parte degli utenti sia nel numero di comuni in cui i servizi saranno attivi e fruibili.

Una importante quota dei Mobile proximity payment è transitata sul network Satispay. Secondo il fondatore Alberto Dalmasso quello dei pagamenti mobile nei negozi è il segmento che registra il maggior tasso di crescita in assoluto (+650%) raggiungendo nel 2018 il valore di €530 milioni transati attraverso un numero complessivo di pagamenti pari a 15,6 milioni di cui più di un terzo (5,5 milioni) sono stati effettuati con Satispay.

Tra le diverse componenti, i pagamenti delle ricariche telefoniche e dei bollettini rimangono pressoché stabili, con un valore totale di circa, rispettivamente, 570 e 130 milioni. Continuano a crescere, invece, i mercati legati alla mobilità (+53%): il pagamento di parcheggi, di biglietti dei mezzi

pubblici, di taxi, di servizi di car sharing e bike sharing. In totale valgono oltre 180 milioni e sono presenti in oltre 460 comuni (il 5,8% del totale, era il 4,6% nel 2017), abitati dal 39% circa della popolazione italiana (era il 37% nel 2017). La componente più importante è quella del car & bike sharing con oltre 90 milioni transati e una crescita del 49%. Raddoppiano, invece, i pagamenti delle corse del taxi da app con un valore di 40 milioni, anche grazie a convenzioni aziendali che permettono ai dipendenti il rimborso delle spese. Il pagamento del parcheggio via app, che permette agli automobilisti di pagare solo i minuti effettivi di sosta senza passare da un parchimetro, si dimostra il servizio più capillare con oltre 360 comuni serviti e un transato che supera i 35 milioni di euro. Cresce dell’11%, infine, il pagamento dei mezzi di trasporto pubblici da app o con sms, raggiungendo un valore di quasi 15 milioni. Tenendo conto dello sviluppo che questa componente potrà avere nei prossimi anni, si stima che nei prossimi tre anni il Mobile Remote Payment varrà tra 1,2 e 1,6 miliardi di euro.

I Mobile Pos

I terminali collegati allo smartphone dell’esercente sono riusciti a ritagliarsi negli ultimi anni una fetta di mercato italiano piccola ma molto importante, perché composta prevalentemente da esercenti non ancora dotati di terminali per l’accettazione di pagamenti con carta. La crescita di quasi il 40% del valore del transato rispetto al 2017 (per un totale di quasi 1,5 miliardi) dimostra come le politiche di pricing legate a questi strumenti – bassi costi fissi di attivazione e di canone e su costi variabili per transazione più elevati – risultino molto attraenti per quella parte di commercianti che intendono dotarsi di un secondo terminale e per coloro che processano solo poche transazioni nel corso del loro lavoro. Il numero di transazioni (cento transazioni annue per Pos), il valore di transato per POS (9mila euro annui per terminale) risultano, infatti, di un paio di ordini di grandezza minori rispetto ai Pos tradizionali. Si stima che nel 2021 i pagamenti su Mobile Pos varranno tra 1,8 e 2,2 miliardi di euro.

Benvenuti nell’era dei Mobile Wallet

Anche in Italia quello dei Mobile Wallet si dimostra un mercato con una buona maturità.È ampio e diffuso l’utilizzo dei servizi di trasferimento di denaro ad altre persone (76,8%), ricarica del cellulare (69,7%) e pagamento di bollette (62,4%). Quasi tutti gli utenti (93% in media) dei Mobile Wallet che lo consentono, infine, consultano il saldo della carta o del conto almeno una volta alla settimana.

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