Caffé Mauro festeggia settant’anni di attività e per il prossimo anno si dà due obiettivi: aprire il suo primo flagship store
a Milano e acquisire una rete di locali di elevato prestigio storico e turistico. «Abbiamo già iniziato con l’acquisizione
e il restyling del Bar del Porto di Porto Ercole, all’Argentario, un locale da sempre meta del jet set internazionale, che
inaugureremo prima dell’estate», racconta Fabrizio Capua, presidente e ad dell’azienda di Reggio Calabria, nonché fondatore
di Independent Investments, la holding che nel giugno del 2008 ha rilevato Caffé Mauro.
Oggi la società ha annunciato di aver raggiunto per la prima volta nel 2018 i 20 milioni di euro di fatturato, chiudendo
così la ristrutturazione avviata una decina di anni fa, con la nuova proprietà. Oggi il 43% del fatturato proviene dall’export:
oltre ai mercati consolidati come Canada e Germania, negli ultimi anni Mauro è cresciuta in Israele, Ungheria, Grecia e Malta.
Nel piano industriale al 2021 Caffè Mauro punta a una crescita del 15% rispetto ad oggi e a nuovi mercati fra cui Medio Orientet,
Russia, Paesi Baltici, Regno Unito e Nord America. Per quanto riguarda il canale Horeca, l’azienda vuole raddoppiare i punti
vendita serviti, che oggi sono circa 1.500.
Per il caffè, questo è un buon momento. Nel mondo i suoi consumi sono in crescita costante da quasi tre decenni, con un tasso medio annuo di incremento del 2,4%. L’Italia è per quantità il quinto mercato in valore assoluto. La produzione mondiale di caffè per l’esportazione ha raggiunto nel 2016-17 il record storico di 6,5 milioni di tonnellate.
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