Sono 51 le imprese dei settori ortofrutta e caffè di Etiopia e Mozambico già coinvolte nella prima parte del programma Lab Innova for Africa dell’Ice. Alle aziende della filiera agricola e agri-food il progetto, realizzato in collaborazione con i docenti della Faculty Ice, l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e Macfrut, offre formazione per crescere sui mercati esteri. Partito a febbraio, entro novembre il programma si estenderà a più di 60 aziende africane in cinque Paesi: Uganda, Tanzania e Angola, oltre a Etiopia e Mozambico.
Il fine è diffondere la cultura dell’internazionalizzazione, sostenere lo sviluppo di due settori molto importanti per le economie emergenti dell’area e promuovere al contempo il trasferimento tecnologico made in Italy e il partenariato tra imprese nonché la leadership italiana nella tecnologia per la trasformazione e il packaging.
«Si tratta di un progetto che mira ad aumentare le opportunità di partnership tecnico-industriale con le imprese italiane» spiega Simona Autuori, responsabile dell’ufficio Ice di Addis Abeba. «In questo modo si migliora la catena del valore dell’industria agricola locale per creare sviluppo e posti di lavoro».
Così gli investimenti stranieri in Africa possono creare una situazione “win win” per le imprese locali e aiutarle a essere in grado di lavorare con quelle italiane, dice Alessandra Rainaldi, responsabile dell’iniziativa. «Prima viene fatto un check aziendale per verificare quali siano i bisogni - aggiunge - quindi segue una fase di formazione in aula in Africa sulle materie tipiche della internazionalizzazione». La terza fase prevede uno study tour in Italia nel corso delle fiere Macfrut, Exco2019 e Cibus Tec, con un programma di visite aziendali e incontri B2B con aziende italiane. Nel secondo semestre 2019, sono invece previste le tappe in Tanzania e Angola.
Nelle giornate in aula le imprese potranno approfondire temi quali organizzazione aziendale, negoziazione, marketing internazionale, food safety, tecnologia, contrattualistica e logistica, e preparare una strategia per affrontare il mercato europeo e una proposta concreta di business per la ricerca di partner commerciali e per accedere a finanziamenti europei e internazionali. I fondi Ue per azione esterna destinati all’Africa nel periodo 2021-2027 raggiungeranno i 32 miliardi di euro.
Frutta tropicale, avocado, fagiolini, piselli, cereali, legumi e caffè sono i settori in cui operano la maggioranza delle aziende interessate al programma. L’agroindustria è solo uno dei settori che offrono opportunità di investimento in Africa, in Etiopia in particolare dove la recente pace con l’Eritrea ha aperto spazi ulteriori di crescita. I punti forti e deboli sono stati illustrati alle imprese italiane nei giorni scorsi durante un tour organizzato dallo studio legale BonelliErede (che ha un ufficio ad Addis Abeba) in collaborazione con l’Ambasciata Etiope in Italia.
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