Incentivi indirizzati all’avvio di imprese, che ben si coniugano con quelli nazionali, e diretti allo sviluppo della competitività. La proposta di molte Regioni, in questi mesi, si sta orientando in questa direzione.
La Sicilia ha previsto finanziamenti per le aree di crisi industriale non complessa con un incentivo pari al 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo è in conto impianti e non può superare il 75% degli interventi ammissibili. Il bando riguarda i comuni della Regione riconosciuti come facenti parte di aree di crisi industriale non complessa secondo il decreto direttoriale del Mise del 19 dicembre 2016. Le domande si possono presentare fino al 2 luglio.
In Sardegna sono previsti incentivi per le Mpmi in fase di start up e di avviamento, siano esse già costituite da massimo cinque anni o da costituire. Sono ammesse agevolazioni per le imprese operanti nel settore della ricettività e del turismo che effettuino investimenti materiali e immateriali: sono finanziabili beni strumentali produttivi, servizi, formazione, spese rientranti nel capitale circolante. Il valore minimo di investimento è di 15mila euro. Il contributo è pari al 50% dell’investimento a fondo perduto. La scadenza è il 30 giugno.
Nelle Marche le imprese che hanno già realizzato, dal 24 agosto 2016, o che intendono realizzare investimenti produttivi in attivi materiali ed immateriali, hanno la possibilità di ottenere incentivi. Le Pmi, con sede nei comuni del cratere sismico, potranno presentare domanda di agevolazione per un minimo di 20mila euro fino a 1,5 milioni, con l’impegno a realizzare l’investimento entro 18 mesi. Domande di finanziamento entro il 25 maggio.
Nel Lazio c’è il bando «Innovazione sostantivo femminile», ormai alla quarta annualità, a cui potranno partecipare le imprese a totale o parziale partecipazione femminile. Sono finanziabili investimenti in innovazione di processo o di prodotto, oltre che quelle che avranno come obiettivo la Social innovation. Il contributo concesso, a fondo perduto, è pari al 70% degli investimenti, fino ad un massimo di 30mila euro.
In Emilia Romagna sono previsti incentivi per le attività commerciali al dettaglio che vogliano promuovere e sostenere l’innovazione nei sistemi di vendita e di servizi annessi tramite nuove tecnologie. Possono presentare domanda di finanziamento imprese individuali, società, consorzi e società consortili. Il contributo ottenibile è pari al 40%, elevabile fino al 50% in particolari casi, e può avere un massimale di 50mila euro. Le domande di finanziamento si possono presentare fino all’11 luglio.
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