Il riconoscimento del valore del Barolo sui mercati internazionali è tra i fattori chiave del successo turistico delle Langhe. Di recente l’asta di beneficenza nel Castello di Barolo ha visto il rinnovato interesse per il vino piemontese di compratori da Giappone (50% dei lotti) e Singapore. L’ultima asta Bolaffi di vini di pregio e distillati - svoltasi ieri - ha visto un elevato interesse dall'Asia (con Giappone e Hong Kong in pole position), oltre che da Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Per quanto riguarda i vini italiani - fanno sapere da Bolaffi - per il Piemonte i lotti top sono stati due selezioni da sei bottiglie ciascuna di Barolo Monfortino Riserva 1958 di Giacomo Conterno, aggiudicate a 8.100 euro ognuna e 12 bottiglie di Barolo 1967 della stessa prestigiosa cantina delle Langhe, vendute a 5mila euro. Si aggiungono tre bottiglie di Barbaresco Santo Stefano di Neive Riserva Etichetta Rossa 1985 di Bruno Giacosa, cedute a 4.500 euro. Per la Toscana, invece, i migliori realizzi sono stati quelli di sei bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse Gianfranco Soldera, inclusa anche la celebre Riserva 1983 a 4.250 euro, due selezioni da sei bottiglie ciascuna di Masseto 2012 (a 4mila euro) e Masseto 2013 ( 4mila euro), entrambe in scatola originale (nella foto la nuova cantina di Masseto, a Bolgheri in Toscana.
Per quanto riguarda la Francia, infine, tra i Bordeaux in evidenza due lotti di Château Cheval Blanc 2015 con cassa originale in legno: una bottiglia Imperiale (6.250 euro) e tre magnum ( 5mila euro). Tra i vini della Borgogna, invece, una bottiglia di Romanée-Conti Grand Cru 1972 Côte de Nuits del Domaine de la Romanée-Conti (6.250 euro), una di La Tâche Grand Cru 1945 dello stesso Domaine ( 3.750 euro) e una di Chambertin Grand Cru 1990 Côte de Nuits del Domaine Armand Rousseau (4.750 euro).
Il top è stato raggiunto con 50mila euro da un Bowmore Bouquet Single Malt Scotch Whisky 1966 Samaroli imbottigliato nel 1984 in soli 720 esemplari. Tra distillati e vini fortificati - concludono da Bolaffi - si sono distinti due lotti di Macallan Pure Highland Malt: tre bottiglie del 1958 per 8.100 euro e tre del 1962, a 5.500 euro.
«I vini italiani oggi sono molto richiesti - commenta Luisa Bianconi, responsabile Vini e distillati di Bolaffi -. Alla luce
delle nostre aste dal 2014 in avanti l'andamento generale è stato sempre molto positivo. Bene il piemontese Barolo Monfortino
di Giacomo Conterno e il toscano Masseto, oltre a Ornellaia, Sassicaia e Tignanello. I vini di Borgogna si confermano ormai
i più richiesti e quotati sul mercato internazionale con il Domaine de la Romanée-Conti e Leroy a farla da padrone. Interesse
crescente anche per la zona del Rodano e per i vecchi champagne. Molto bene i distillati, un altro mercato molto fiorente,
soprattutto per i whisky in generale e il Macallan in particolare».
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