L’acciaieria intelligente produrrà acciaio come un’acciaieria tradizionale. La differenza correrà lungo le reti di comunicazione, gonfie di dati e di connessioni, da gestire e valorizzare. Ori Martin si candida a essere la prima «acciaieria parlante» italiana, grazie all’alleanza con Tenova nel progetto Lighthouse Acciaio 4.0, selezionato dal ministero dello Sviluppo nell’ambito della roadmap promossa dal cluster Fabbrica intelligente, dedicato al manifatturiero avanzato.
L’obiettivo è realizzare una fabbrica che sfrutti le tecnologie abilitanti portate in dote da Industria 4.0 realizzando una integrazione verticale, orizzontale e trasversale del ciclo manifatturiero. Tenova, specializzata in soluzioni per l’industria siderurgica e mineraria sarà partner tecnologico industriale dell’acciaieria di Brescia, e svilupperà modelli innovativi di controllo integrato di processo per l’acciaieria. Sfruttando dati e sensori intelligenti, inoltre, realizzerà applicazioni di machine learning, supporto remoto e manutenzione predittiva. L’obiettivo, come detto, è trasformare il plant in un esempio di fabbrica intelligente basata su una infrastruttura cloud ibrida, con reti di comunicazione estese, affidabili e sicure, capaci di mettere in comunicazione macchinari, impianti, strutture produttive, sistemi di logistica, magazzino, canali di distribuzione, fino ad arrivare ai fornitori e ai clienti. Contribuirà al progetto un pool di fornitori di tecnologie informatiche, nell’ambito dell’infrastruttura It, del cloud computing e della cybersecurity: collaboreranno con Ori Martin e Tenova per sviluppare e sperimentare soluzioni attualmente non disponibili sul mercato. Tra i partner, inoltre, anche molte istituzioni di ricerca italiane (come Politecnico di Milano, Università degli Studi di Brescia, Cnr-Stiima, Csmt) per le attività di ricerca e sviluppo.
«In un settore come quello metallurgico - afferma Andrea Lovato, ceo di Tenova - caratterizzato da un’accentuata ciclicità e volatilità, è indispensabile adottare un processo produttivo flessibile, in grado di reagire rapidamente alle richieste di mercato sia in termini qualitativi che quantitativi. Questo è il modello di fabbrica proposto dal nostro progetto grazie all’utilizzo delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0». Da parte sua il presidente di Ori Martin, Uggero De Miranda, afferma che l’acciaieria «intende investire sull’acciaio 4.0, consapevole delle difficoltà di applicare questo tipo di innovazioni nel settore siderurgico, che esprime notevoli complessità industriali e gestionali, e per questo ho deciso di entrare in partnership con Tenova, sfruttando le competenze espresse dal mondo accademico e dai suoi ricercatori».
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